SIENA. Un portavoce di Barclays ha negato che vi sia un interesse da parte della banca inglese per gli sportelli di Banca Toscana che Bmps deve dismettere: " ''Che fossimo parte della cordata lo hanno scritto i media, noi non lo abbiamo detto e dunque non commentiamo i rumours dei media''.
In merito alla notizia riportata da alcune agenzie di stampa, secondo la quale Banca Monte dei Paschi di Siena avrebbe richiesto a Banca d'Italia di accedere alla procedura di SWAP, si precisa che BMPS ha soltanto effettuato un test con importo limitato a 10 milioni di euro per verificare la funzionalità della nuova procedura prevista dalle misure anticrisi varate di recente da Banca d'Italia e Governo.
Intanto è stata convocata per il 26 novembre prossimo all 9 un'assemblea ordinaria e straordinaria della Banca Monte dei Paschi. All’ordine del giorno della parte ordinaria è stata inserita l’operazione di stock granting per l’esercizio 2007 a favore di tutti i dipendenti di Banca Mps con contratto di lavoro a tempo indeterminato, contratto di formazione e lavoro, contratto di inserimento e di apprendistato professionalizzante. Tale operazione, che rappresenta l’erogazione di una parte del premio aziendale, verrà effettuata attraverso l’offerta gratuita di un controvalore di circa 27,5 milioni di Euro di azioni ordinarie di Banca Mps da acquistare sul mercato. Il livello di raggiungimento dell’obiettivo stabilito per il risultato operativo netto è preso a base per la determinazione dell’importo del premio cui correlare la quantità di azioni da assegnare ai dipendenti, pesato secondo le previsioni contrattuali vigenti (80% Banca MPS e 20% Gruppo MPS). Le azioni attribuite ai dipendenti saranno assoggettate ad un vincolo di intrasferibilità temporanea per un periodo di tre anni dalla data di assegnazione.
Barclays dice no agli sportelli di Banca Toscana
In sede ordinaria verrà anche proposto di far assumere alla Banca l’onere del compenso del rappresentante comune degli azionisti di risparmio per un periodo di tre esercizi sociali e di integrare la deliberazione assembleare del 24 aprile 2008 esclusivamente al fine di consentirne anche l’assegnazione in conversione ai portatori di obbligazioni convertibili di cui al prestito “Banca Antoniana Popolare Veneta convertibile subordinato ibrido a tasso fisso 1999 – 2009” che dovessero esercitare la propria facoltà di conversione successivamente all’efficacia civilistica della fusione per incorporazione di BAV in Banca Mps, anch’essa all’ordine del giorno dell’assemblea.
Per la parte straordinaria viene proposta la modifica dell’articolo 15 dello Statuto, inserendo un’apposita clausola che escluda espressamente la presenza nel Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di soggetti che siano contemporaneamente membri di organi amministrativi di banche aventi licenza bancaria italiana e attive nei mercati della raccolta bancaria o dell'esercizio del credito ordinario in Italia.
Sempre per la parte straordinaria, l’operazione di fusione per incorporazione di Banca Antonveneta in Banca Mps si pone in linea con le indicazioni emerse dal Piano industriale di Gruppo 2008-2011, approvato dal consiglio di amministrazione di Banca Mps il 10 marzo scorso, che prevede, tra l’altro, una profonda riconfigurazione strutturale del Gruppo Montepaschi ed una razionalizzazione della rete attraverso operazioni societarie tra le quali figura l’incorporazione di BAV – il cui capitale è detenuto interamente da Banca Mps – ed il successivo scorporo di parte dell’attività bancaria, riveniente dalla citata fusione ed afferente al Triveneto, a favore della società, allo scopo costituita, “Nuova Banca Antonveneta S.p.A.”. La fusione avrà per effetto l’annullamento di tutte le azioni ordinarie e non vi sarà alcuna assegnazione di azioni né alcun rapporto di concambio di azioni.