"Un atto di coraggio sarebbe particolarmente opportuno"
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SIENA. Ho letto con molta attenzione l’articolo di alcuni giorni fa di Eugenio Neri e della coalizione che lo sostiene sulla situazione economico finanziaria dell’Università di Siena alla luce delle recenti valutazioni della Corte dei Conti e ne ho apprezzato il taglio serio e competente. In merito, però, vorrei sottoporre al lettore un quadro esemplificativo dal punto di vista politico di ciò che sta accadendo e che probabilmente accadrà. I dati dimostrano che la gestione amministrativa dell’Università non ha efficacemente perseguito un necessario risanamento.
Questa mancanza rischia di creare le condizioni di un risanamento particolarmente rigido e pregiudizievole per le categorie più deboli dei lavoratori, attribuendo la responsabilità non anche agli attuali vertici dell’ateneo, ma alle imposizioni ministeriali. Di fatto chi ha contribuito all’aggravamento di una disastrosa situazione economico-finanziaria ereditata, dovrebbe gestire momenti drammatici ed al contempo potrebbe imputare ad altri le responsabilità.
E’ normale e giusto tutto questo? Non sarebbe meglio assumersi le proprie responsabilità e trarne le conseguenze?
Un atto di coraggio sarebbe particolarmente opportuno anche alla luce delle ultime vicende giudiziarie sulle elezioni del Rettore, se non altro per dare piena legittimazione alla governance dell’Ateneo e permettere all’istituzione di ripartire con nuovo slancio.
Massimo Bandini