ROMA. Si partirà dalla presentazione della relazione conoscitiva sul sistema bancario il 17 gennaio. La relazione, propedeutica all’avvio di una commissione d’inchiesta, sarà poi votata il 25 gennaio e da questa si partirà per arrivare a un testo di sintesi delle 13 proposte già in commissione, che vanno dalla proposta di indagare sulla vicenda che ha portato alla risoluzione (con salvataggio via decreto a novembre 2015) di Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti, al “caso” Mps, fino a quello del Banco Desio. La commissione d’inchiesta non riguarderà singoli casi ma tutto il sistema-banche.
Il 12 gennaio ci sarà l’audizione del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan (relativamente al decreto salvarisparmio) in commissione Finanze del Senato, che inizierà il 31 gennaio l’esame dei ddl per istituire una commissione d’inchiesta sulle banche. Lo ha stabilito l’ufficio di presidenza. I tempi potrebbero essere modificati se l’aula di Palazzo Madama accordasse la procedura d’urgenza per il ddl. «Puntiamo a presentare un testo unico», ha spiegato il presidente Mauro Maria Marino. Al momento i ddl presentati in Commissione sono 13, non solo su Mps. La commissione punta a chiudere gli emendamenti al decreto salvarisparmio entro la stessa data. Il calendario potrebbe però essere modificato se arrivasse l’ok alla procedura d’urgenza chiesta dal Movimento 5 Stelle per il ddl a sua firma già in commissione insieme con gli altri 12 da circa un anno. Anche per questo, ha spiegato Marino, la scelta dei relatori sarà fatta dopo il voto dell’Aula del Senato. Secondo il calendario stilato dall’ufficio di presidenza martedì sarà la volta di rappresentanti dell’Abi e della Banca d’Italia mentre mercoledì toccherà alla Consob. A questa lista, proposta dal presidente della commissione Marino, «sono stati aggiunti due esperti, i vertici di Mps e un alto funzionario della commissione europea. Se sarà necessario arriveremo anche a venerdì per chiudere le audizioni».
La Camera – affermano le mozioni approvate in aula – dovrà adottare «ogni iniziativa utile» a costituire una commissione parlamentare di inchiesta sul funzionamento del sistema bancario italiano e sui casi di crisi finanziaria che hanno coinvolto alcune banche, che guardi «all’individuazione di eventuali responsabilità degli amministratori, al corretto ed efficace esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo nonché all’analisi delle insolvenze che hanno contribuito a determinare tali crisi».