Per Adusbef e Federconsumatori l'aumento del debito pubblico graverà per 333,3 euro su ogni cittadino
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ROMA. BCE, inutile e dannoso carrozzone con 2.871 dipendenti, costata 306,4 milioni di euro nel 2015 (oltre alla faraonica sede appostata in bilancio per 1.426 miliardi di euro (comprese le spese per arredamento), finanziata analogamente a Bankitalia dal sudore e dal sangue di risparmiatori oppressi, ha dimostrato la sua dannosa inutilità nella crisi delle banche italiane, specie del MPS che pochi giorni dopo il fallimento dell’aumento di capitale da 5 mld di euro, ha fatto sapere (al Governo ?) che occorrono 3,8 miliardi di euro in più, non più 5, ma 8,8 mld di euro. Cosa sarebbe accaduto se l’aumento fosse stato sottoscritto per 5 miliardi? Bankitalia, Governo e Tesoro erano al corrente della richiesta di rafforzare ulteriormente il capitale della terza banca italiana vigilata da Bce, per 8,8 miliardi di euro invece di 5 mld, che non riesce a smaltire 27 mld di NPL, sofferenze bancarie frutto di una gestione criminale del credito e del risparmio, con fidi allegramente erogati ad amici e compari, i cui nominativi dei primi 100 affidati non vengono resi noti?
Per tentare l’ultimo salvataggio delle banche e dell’Europa, la strada maestra è quella di radere al suolo un mostro giuridico come la Bce, utile soltanto alla vanagloria dei suoi ‘capetti’ e dei ben retribuiti manager, non certo dell’interesse generale dell’Europa dei cittadini, per rifondarla con Trattati nuovi, basati sul l’azione di responsabilità quando accadono crac bancari, come negli scandalosi dissesti di Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Etruria, CariChieti, Cariferrara, Banca Marche, MPS, ed un sistema bancario pieno di buchi spacciato per solido dalla stolida narrazione di Bankitalia.
L’azzardo morale dei banchieri, di Bankitalia e Bce per salvare Mps, che costerà 20 miliardi di euro di delega in bianco, graverà per 333,3 euro pro-capite per ognuno dei 60 milioni di residenti neonati compresi, (833,3 euro a famiglia), incrementando il debito pubblico, che ad ottobre 2016 era arrivato a 2.223,8 miliardi di euro, cresciuto con il Governo Renzi-Padoan di 116,7 miliardi di euro dal febbraio 2014 quando era attestato a 2.107,1 miliardi di euro. Risparmiatori, lavoratori e contribuenti, già truffati perché costretti a pagare la gestione scellerata del credito e del risparmio del sistema bancario e l’assenza di vigilanza, che ha visto crac e dissesti di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, bruciando oltre 50 miliardi di euro (18,7 mld le banche venete. 3,1 le 4 in risoluzione, 32 mld bruciati dal MPS.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)