Lettera aperta ai soci: “Resto convinto che la soluzione proposta era l’unica indolore”
ASCIANO. Dopo l’assemblea di Bancasciano di domenica 23 novembre, connotata da grande partecipazione e non poche turbolenze, è mio dovere prendere atto del pronunciamento che ha bocciato il progetto di fusione per unione con la Bcc di Montepulciano, dando corso alle mie dimissioni con modalità che possano garantire il rinnovo delle cariche sociali della Banca il più in fretta possibile.
Ritengo comunque che molti non si siano soffermati a considerare che la proposta era l’unica a garantire una soluzione indolore per tutti: soci e dipendenti. L’idea di rimanere da soli, considerando l’evoluzione che sta vivendo il mondo del credito cooperativo, appare quanto mai difficile. Fuori da queste ipotesi, potrebbero esserci solo apparentamenti con Bcc consorelle vicine molto più grandi di noi che farebbero valere indubbiamente il loro peso. Tali ipotesi, scartate a priori dal Consiglio di Amministrazione, si configurerebbero come un assorbimento senza alcun ritorno.
Mi ha comunque sconcertato assistere all’animosità manifestata in assemblea da parte di alcuni soci e non ho proprio compreso qualche intervento che è servito solo a creare perplessità e dubbi ingiustificati.
Auguro a chi verrà dopo di me la capacità di poter dipanare questa matassa, specie in presenza di forti pressioni provenienti da una parte ristretta della compagine sociale non certamente legittimata a dare lezione agli altri. Il mio tentativo di tenere Bancasciano al riparo dai cicloni che hanno investito la città è purtroppo fallito e non mi resta che prenderne atto con rammarico.
Lancio un forte appello ai soci a candidarsi alla prossima assemblea elettiva che il consiglio di amministrazione, riunitosi mercoledì 26 scorso, ha convocato nel febbraio 2015 e rivolgo un sincero ringraziamento a tutti coloro che per anni hanno riposto in me la loro fiducia.
Paolo Lorenzoni – presidente Bancasciano