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di Augusto Mattioli
SIENA. Una rapida assemblea dei soci della Banca Mps ha approvato questa mattina modifiche di statuto e i meccanismi di remunerazione a favore dei consiglieri d’amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori non legati da rapporti di lavoro subordinato. Non c’è stata in pratica discussione, perché la delibera della banca ha messo nero su bianco le indicazioni della banca d’Italia. I temi di un qualche interesse sono arrivati nel dopo assemblea, quando il presidente Giuseppe Mussari ha parlato con i giornalisti.
Vendita degli sportelli
Sul tema Mussari non ha fatto dichiarazioni sulle voci di un interesse di Banca Intesa e di Barclays Bank per l’acquisto degli sportelli che la Banca deve vendere secondo quanto prescrive l’antitrust. “Ribadiamo – ha detto – la nostra ferma volontà di rispettare le delibere dell’antitrust nei nostri confronti in tempi i più ragionevoli possibili". Sull’ipotizzata cordata di imprenditori fiorentini che punterebbero all’acquisto degli sportelli di Banca Toscana Mussari ha detto “che da un punto di vista tecnico tutte le ipotesi sono credibili”.
Sindacati critici con i vertici
In tema di vendita di sportelli sono intervenuti oggi con una nota i sindacati dell’azienda, che criticano in una loro nota l’avvio dell’iter per la cessione da parte di Banca Mps di 15 sportelli Banca Popolare di Puglia. Secondo loro è un atto ”che risulta assolutamente inconciliabile con il modello di relazioni sindacali esistente nel gruppo, un modello che – sino a questo punto – era riuscito a coniugare le esigenze dell’azienda con la più ampia tutela dei diritti e della tutela dei lavoratori”. I sindacati confermano la loro contrarietà allo spacchettamento delle filiali, ritenendo che questa decisione “ponga una seria pregiudiziale rispetto al prosieguo di un efficace confronto di tipo politico tra le parti".
La crisi e la Banca
Mussari e il direttore generale Vigni hanno parlato della crisi e dell’attività della banca per aiutare a superarla. Vigni ha sottolineato che “la situazione generale è tosta ma siamo molto concentrati per limitarne l’impatto. Negli ultimi mesi c’è stato un calo del credito ma abbiamo erogato 4 miliardi di crediti, a medio e lungo termine, circa lo stesso livello dello scorso anno. La riduzione è nel breve termine. Abbiamo operato in maniera attiva sia per aziende con prospettive di crescita sia in ristrutturazione. Siamo intervenuti insieme con altre banche in circa cento ristrutturazioni, in cui erano coinvolti settantamila lavoratori. Nell’ambito del programma per le famiglie Combatti la crisi in un mese e mezzo abbiamo erogato circa 600 milioni di mutui e 4000 richieste di dilazionamento delle rate”.
Mussari, sollecitato dai giornalisti sulle critiche del ministro Tremonti alle banche sulla loro azione contro la crisi, ha detto che “non è nostra abitudine interloquire a distanza con membri del governo su cose riportate. Le risposte di Vigni esprimono la nostra posizione. In questa fase congiunturale stiamo cercando di stare vicino a imprese e famiglie. Ad esempio – ha aggiunto Mussari -, la riduzione di 200 punti base alle aziende che non licenziano significa ridurre la questione sociale. Non mi pare che nel resto dell’Europa le banche abbiano assunto posizioni come quelle nostre e di altre banche italiane. Si può fare di più e di meglio, ma non siamo estranei e passivi al tentativo di ridurre l’impatto della crisi”.
SIENA. Una rapida assemblea dei soci della Banca Mps ha approvato questa mattina modifiche di statuto e i meccanismi di remunerazione a favore dei consiglieri d’amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori non legati da rapporti di lavoro subordinato. Non c’è stata in pratica discussione, perché la delibera della banca ha messo nero su bianco le indicazioni della banca d’Italia. I temi di un qualche interesse sono arrivati nel dopo assemblea, quando il presidente Giuseppe Mussari ha parlato con i giornalisti.
Vendita degli sportelli
Sul tema Mussari non ha fatto dichiarazioni sulle voci di un interesse di Banca Intesa e di Barclays Bank per l’acquisto degli sportelli che la Banca deve vendere secondo quanto prescrive l’antitrust. “Ribadiamo – ha detto – la nostra ferma volontà di rispettare le delibere dell’antitrust nei nostri confronti in tempi i più ragionevoli possibili". Sull’ipotizzata cordata di imprenditori fiorentini che punterebbero all’acquisto degli sportelli di Banca Toscana Mussari ha detto “che da un punto di vista tecnico tutte le ipotesi sono credibili”.
Sindacati critici con i vertici
In tema di vendita di sportelli sono intervenuti oggi con una nota i sindacati dell’azienda, che criticano in una loro nota l’avvio dell’iter per la cessione da parte di Banca Mps di 15 sportelli Banca Popolare di Puglia. Secondo loro è un atto ”che risulta assolutamente inconciliabile con il modello di relazioni sindacali esistente nel gruppo, un modello che – sino a questo punto – era riuscito a coniugare le esigenze dell’azienda con la più ampia tutela dei diritti e della tutela dei lavoratori”. I sindacati confermano la loro contrarietà allo spacchettamento delle filiali, ritenendo che questa decisione “ponga una seria pregiudiziale rispetto al prosieguo di un efficace confronto di tipo politico tra le parti".
La crisi e la Banca
Mussari e il direttore generale Vigni hanno parlato della crisi e dell’attività della banca per aiutare a superarla. Vigni ha sottolineato che “la situazione generale è tosta ma siamo molto concentrati per limitarne l’impatto. Negli ultimi mesi c’è stato un calo del credito ma abbiamo erogato 4 miliardi di crediti, a medio e lungo termine, circa lo stesso livello dello scorso anno. La riduzione è nel breve termine. Abbiamo operato in maniera attiva sia per aziende con prospettive di crescita sia in ristrutturazione. Siamo intervenuti insieme con altre banche in circa cento ristrutturazioni, in cui erano coinvolti settantamila lavoratori. Nell’ambito del programma per le famiglie Combatti la crisi in un mese e mezzo abbiamo erogato circa 600 milioni di mutui e 4000 richieste di dilazionamento delle rate”.
Mussari, sollecitato dai giornalisti sulle critiche del ministro Tremonti alle banche sulla loro azione contro la crisi, ha detto che “non è nostra abitudine interloquire a distanza con membri del governo su cose riportate. Le risposte di Vigni esprimono la nostra posizione. In questa fase congiunturale stiamo cercando di stare vicino a imprese e famiglie. Ad esempio – ha aggiunto Mussari -, la riduzione di 200 punti base alle aziende che non licenziano significa ridurre la questione sociale. Non mi pare che nel resto dell’Europa le banche abbiano assunto posizioni come quelle nostre e di altre banche italiane. Si può fare di più e di meglio, ma non siamo estranei e passivi al tentativo di ridurre l’impatto della crisi”.