Non è previsto l'acquisto delle quote Bankitalia di Biverbanca
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SIENA. In merito all’annunciata cessione alla Cassa di Risparmio di Asti della propria partecipazione nella Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli Banca Monte dei Paschi di Siena, rispetto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, come riportate da organi di stampa, precisa che l’Operazione non prevede assolutamente l’acquisto da parte di BMPS della quota di Banca d’Italia detenuta da Biverbanca, ma piuttosto la scissione a beneficio di tutti i soci di Biverbanca (BMPS, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e FCRV) della quota Banca d’Italia in proporzione alle quote possedute dagli stessi in Biverbanca.
L’operazione mantiene immutati i coefficienti patrimoniali di Biverbanca – già di gran lunga eccedenti i requisiti minimi -, considerato che, come noto, la partecipazione in Banca d’Italia non può essere computata a tale fine e salvaguarda in maniera piena ed equa gli interessi di tutti i soci di Biverbanca.
La risposta di CR Asti (ore 17)
Banca CR Asti ha indicato a Banca MPS la sua disponibilità ad esaminare le modalità alternative per finalizzare l’acquisizione del 60,42 in mano a MPS. Lo comunica la banca astigiana dopo che le fondazioni della Cassa di risparmio di Vercelli e di Biella, azioniste di minoranza di Biverbanca, avevano bloccato la procedura bocciando l’ipotesi di scorporo delle quote di Bankitalia proposta da mps. Il 2,1% di Bankitalia detenuto da Biverbanca e’ valutato circa 9 milioni di euro una cifra ritenuta insufficiente dalle due fondazioni.
La banca astigiana fa sapere in una nota di essere stata ”informata da Banca Monte dei Paschi di Siena che Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli non hanno approvato, allo stato, nella formulazione proposta da Banca MPS, il progetto di scissione della quota di Banca d’Italia detenuta da Biverbanca previsto nell’ambito dell’operazione di cessione a Banca CR Asti del 60,42% di Biverbanca e che sono già allo studio modalita’ alternative allo scopo di finalizzare la suddetta cessione a Banca CR Asti”.
L’operazione mantiene immutati i coefficienti patrimoniali di Biverbanca – già di gran lunga eccedenti i requisiti minimi -, considerato che, come noto, la partecipazione in Banca d’Italia non può essere computata a tale fine e salvaguarda in maniera piena ed equa gli interessi di tutti i soci di Biverbanca.
La risposta di CR Asti (ore 17)
Banca CR Asti ha indicato a Banca MPS la sua disponibilità ad esaminare le modalità alternative per finalizzare l’acquisizione del 60,42 in mano a MPS. Lo comunica la banca astigiana dopo che le fondazioni della Cassa di risparmio di Vercelli e di Biella, azioniste di minoranza di Biverbanca, avevano bloccato la procedura bocciando l’ipotesi di scorporo delle quote di Bankitalia proposta da mps. Il 2,1% di Bankitalia detenuto da Biverbanca e’ valutato circa 9 milioni di euro una cifra ritenuta insufficiente dalle due fondazioni.
La banca astigiana fa sapere in una nota di essere stata ”informata da Banca Monte dei Paschi di Siena che Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli non hanno approvato, allo stato, nella formulazione proposta da Banca MPS, il progetto di scissione della quota di Banca d’Italia detenuta da Biverbanca previsto nell’ambito dell’operazione di cessione a Banca CR Asti del 60,42% di Biverbanca e che sono già allo studio modalita’ alternative allo scopo di finalizzare la suddetta cessione a Banca CR Asti”.