Una domanda di oltre 1,6 miliardi ha permesso a BMPS di emettere 1 miliardo di euro. Spread pari al tasso mid swap + 127 punti base

SIENA. Banca Monte dei Paschi di Siena torna sui mercati internazionali lanciando una nuova emissione obbligazionaria di Obbligazioni Bancarie Garantite (“OBG”) destinate all’euromercato.
L’emissione rappresenta la seconda emissione in un mese di Banca Monte dei Paschi di Siena dopo la modifica del Programma a “conditional pass through” realizzata lo scorso giugno e conferma la capacità della Banca di accedere con successo al mercato internazionale.
L’operazione è stata annunciata al mercato come un’emissione benchmark con un’indicazione di prezzo iniziale in area mid swap +130 punti base. Il libro degli ordini è cresciuto rapidamente superando nella mattinata gli 1,6 miliardi di euro, permettendo un restringimento dello spread sul mid swap a 127 bps.
L’operazione, di ammontare pari a 1 miliardo di euro, ha un rating atteso pari A2 di Moody’s, BBB di Fitch e AH di DBRS ed é destinata ad investitori istituzionali qualificati e ad intermediari finanziari.
L’obbligazione, la cui scadenza è 26 novembre 2025, prevede una cedola annuale pari al 2%. Tenuto conto del prezzo di riofferta “sotto la pari”, fissato in 99,973%, il rendimento a scadenza risulta del 2,128% annuo.
La data di regolamento è prevista per il 26 novembre 2015.
Il collocamento dell’operazione é stato curato da Barclays, Commerzbank, MPS Capital Services, Société Générale CIB e UBS in qualità di Joint Lead Managers and Bookrunners.
L’emissione è stata distribuita a 90 investitori istituzionali, residenti in prevalenza in Italia (56%), UK ed Irlanda (23%), Germania e Austria (13%) e Svizzera (3%) evidenziando un diffuso interesse da quasi tutti i Paesi dell’Eurozona.
L’operazione è stata distribuita in egual misura a Banche Centrali/ Istituzioni Pubbliche e Fund Managers (ciascuna categoria 39%), seguiti dalle Banche (14%) e infine a Assicurazioni e Fondi pensione (5%).