SIENA. E Siena finì al cospetto del grande impero cinese, malato di eccesso di crescita ed afflitto in pochi anni dai problemi con cui combatte da almeno un paio di secoli l'Occidente industrializzato. Inquinamento, risorse energetiche, green economy, stato sociale e salute sono gli argomenti affrontati da Paolo Lucioli (in foto), general manager della filiale di Shanghai di Banca Monte dei Paschi di Siena che è intervenuto di fronte ad una platea di operatori all’Expo di Shanghai.
Il manager montepaschino ha animato sue sessioni di lavoro, portando, nella prima, l'esperienza maturata da Banca Monte dei Paschi di Siena nella gestione degli investimenti legati alla sanità ed al mondo della salute in genere.
Il miglioramento delle condizioni sociali in Cina determina nuove esigenze connesse ad aspettative e qualità di vita più lunghe e migliori mentre il gigante asiatico si trova di fronte a nuove sfide previdenziali con numeri immensi se rapportati ad una popolazione che oltrepassa di gran lunga il miliardo di individui.
Le scelte del governo cinese in ambito scientifico e produttivo determinano a loro volta implicazioni da parte degli operatori sia bancari sia assicurativi per non generare “rischi” connessi alla longevità del popolo.
Nella seconda sessione Lucioli ha illustrato quanto il Gruppo Montepaschi sta facendo nell'ambito delle risorse energetiche rinnovabili, con un'esperienza almeno trentennale di contatti d'affari con la grande economia cinese. Il fatto che all'Expo di Shanghai sia stato scelto un manager targato Montepaschi è la prova dell'importanza sempre maggiore che sta assumendo l'istituto senese nei rapporti di scambio commerciale e finanziario tra l'Italia e quella che si avvia a diventare la locomotiva economica del mondo. Banca Monte dei Paschi, anche attraverso la partecipazione di suoi uomini al dibattito su temi di stretta attualità come la cosiddetta green technology rafforza il suo ruolo di partner a progetti dell'industria cinese accettando di affrontare una sfida imprenditoriale a livello mondiale ed in particolare in settori strategici per i prossimi decenni.