SIENA. Banca CR Firenze (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Confindustria Siena hanno firmato un accordo per promuovere misure volte a garantire l’afflusso di credito al sistema produttivo, attraverso interventi sulla liquidità e sulla patrimonializzazione delle imprese.
L’accordo è stato siglato presso la sede di Confindustria Siena dal Presidente di Confindustria Siena Luigi Borri e dal Direttore Generale di Banca CR Firenze Luciano Nebbia. L’intesa odierna si inserisce nella più ampia convenzione nazionale siglata il 3 luglio scorso tra il Gruppo Intesa Sanpaolo e Confindustria, con un plafond complessivo di 5 miliardi di euro.
Banca dei Territori (6200 sportelli in Italia) mette a disposizione con questo accordo nuovi finanziamenti per le imprese senesi attraverso le Filiali di Intesa Sanpaolo e di Banca CR Firenze presenti sul territorio con i propri sportelli, a Siena e provincia.
A inizio agosto il Gruppo Intesa Sanpaolo ha aderito alla moratoria Abi-Governo che consente la sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo e leasing, l’allungamento a 270 giorni della scadenza dei crediti a breve per operazioni di anticipazione su crediti e l’erogazione di finanziamenti per il rafforzamento patrimoniale delle imprese. Intesa Sanpaolo e tutte del banche della Divisione Banca dei Territori, di cui anche Banca CR Firenze fa parte, sono però già operative da tempo su questo fronte per supportare le imprese, avendo di fatto anticipato la moratoria con l’avvio – fin da maggio – della procedura per consentire la posticipazione di 12 mesi del pagamento della rata di mutui e leasing.
Ancora prima dell’adesione alla moratoria Abi-Governo, grazie all’accordo per le PMI stipulato a luglio con Confindustria, il Gruppo Intesa Sanpaolo si era già attivato su tutto il territorio nazionale e ad oggi risultano concesse complessivamente circa 3000 sospensioni di pagamenti rate di mutui o leasing.
In questo quadro si inserisce l’accordo siglato tra Banca CR Firenze e Confindustria Siena che si spinge ben oltre l’accordo per la moratoria siglata in sede ABI e prevede una serie di risposte concrete alle diverse esigenze delle imprese, tra le quali:
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soddisfare il fabbisogno di liquidità delle aziende fornendo continuità ai flussi di credito verso il sistema produttivo e permettere di superare la fase più difficile della crisi;
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gestire in forma flessibile i finanziamenti in corso attraverso il rinvio del pagamento della rata di mutui e leasing per 12 mesi;
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favorire interventi di rafforzamento patrimoniale delle aziende, per permettere così un miglioramento del rating e, quindi, un più agevole accesso al credito ed un efficace utilizzo degli strumenti di garanzia.
Nell’ambito dell’accordo sono stati individuati anche gli specifici strumenti nelle diverse aree di intervento:
– Rafforzamento patrimoniale
Sono previsti finanziamenti rivolti alle aziende costituite in forma di società di capitali che intraprendono processi di rafforzamento patrimoniale, secondo due diverse tipologie; le caratteristiche essenziali, a fronte dell’impegno delle imprese a migliorare la propria struttura patrimoniale entro un dato periodo, sono le seguenti:
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Ricap Crescita Programmata: consiste in un finanziamento erogato in anticipo rispetto al piano di rafforzamento patrimoniale dell’azienda, in misura da una a due volte l’entità del rafforzamento stesso per un importo massimo di 3 milioni di euro in relazione al rating, con una durata compresa tra i 3 e i 5 anni. Gli apporti devono avvenire nel corso della durata del finanziamento, tramite aumento di capitale sociale, o accantonamento utili o finanziamento soci da postergare al mutuo.
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Ricap Moltiplica: il finanziamento può essere concesso in misura fino a quattro volte l’aumento di capitale, in relazione al rating dell’azienda e per un importo massimo di 5 milioni di euro e con una durata ricompresa tra i 5 e i 10 anni; il versamento del capitale deve essere effettuato dall’impresa prima della stipula del contratto di mutuo.
– Flessibilità dei finanziamenti
Si tratta di strumenti studiati in modo specifico per consentire alle imprese di gestire in forma flessibile il prestito in corso di ammortamento, in termini di estensione della durata del finanziamento. In particolare con il “Rinvio rata”, la Banca si impegna a concedere il rinvio del pagamento delle quote capitale delle rate di mutui o leasing in essere, per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di richiesta. La sospensione, in coerenza con iniziativa in materia già avviate dalla Banca. e in armonia con l’Avviso Comune dell’ABI – al quale hanno aderito tutte le banche del Gruppo e finalizzato a favorire la continuità dell’afflusso di credito al sistema produttivo – è riservata alle piccole imprese che presentino una situazione economica, finanziaria, patrimoniale e organizzativa che possa garantire la continuità aziendale e ha come oggetto le rate in scadenza o già scadute da non più di 180 giorni alla data di presentazione della domanda. L’iniziativa ha validità sino al 30 giugno 2010.
– Sostegno alla liquidità aziendale
Capitale circolante: la banca concede una specifica linea di credito aggiuntiva agli affidamenti già in essere, per favorire la gestione degli insoluti, un problema particolarmente avvertito in questo momento. L’importo massimo concedibile è in funzione delle linee di credito per smobilizzo commerciale già concesse (25% del castelletto con un massimo di 250 mila euro). I Confidi interverranno con una garanzia pari ad almeno il 50% della linea di fido. L’iniziativa è valida fino al 30 giugno 2010.
Allungamento scadenze breve termine: in coerenza con iniziative similari già previste dalla Banca e analogamente a quanto disposto per il rinvio rata dei finanziamenti a medio lungo termine secondo i contenuti del citato Avviso Comune dell’ABI, la Banca si impegna a sostenere le esigenze di cassa, allungando fino a 270 giorni le scadenze dei crediti a breve termine (anticipi all’esportazione, anticipi fatture, anticipo/sconto portafoglio commerciale), con riferimento ad operazioni di anticipazioni su crediti certi ed esigibili.
“Il grave momento di crisi che colpisce le aziende del territorio senese – sottolinea Luigi Borri, Presidente di Confindustria Siena – deve essere recepito dalle banche attraverso la differenziazione degli strumenti di credito, nonché accordi con le Associazioni di categoria. Riteniamo che questo, firmato oggi pomeriggio, faccia parte dei servizi e delle opportunità che Confindustria Siena mette a disposizione dei propri Associati.”
“L’accordo odierno sottolinea ulteriormente il ruolo che Banca CR Firenze intende svolgere sul territorio per aiutare le imprese sulla strada della ripresa – commenta Luciano Nebbia, Direttore Generale di Banca CR Firenze – per ottenere questi risultati è necessario partire da un’attiva collaborazione con le Associazioni Industriali. Cerchiamo di mettere a disposizione delle aziende gli strumenti più idonei per migliorare la gestione finanziaria e per rinforzare la loro capacità patrimoniale”.