Il candidato della lista a sostegno di Massimo Sportelli chiede di non strumentalizzare la vicenda per fini elettorali
SIENA. Non può passare inosservata la vicenda della Bassilichi, azienda che sul territorio dà lavoro a numerosi senesi. Durante la campagna elettorale per le recenti politiche il consigliere regionale del PD Scaramelli dichiarava soddisfatto che “A solo una settimana dall’incontro con i sindacati e i lavoratori della Bassilichi arrivano le prime risposte positive alle richieste avanzate”. Dichiarazioni fatte, manco a dirlo, in occasione dell’incontro elettorale che lo stesso aveva organizzato con il loro candidato extra moenia, Piercarlo Padoan. Ma era febbraio e le elezioni politiche ci sarebbero state da lì ad un mese.
Proprio in questi giorni, e con enorme sorpresa, leggiamo invece dichiarazioni di segno totalmente opposto in cui, sempre lo stesso Scaramelli, insieme all’altro consigliere regionale ed ex segretario provinciale del PD Simone Bezzini, si dichiara “preoccupato per le possibili conseguenze in termini occupazionali e sociali che possono derivare dallariorganizzazione societaria prevista dalle linee guida al piano industriale presentato da Bassilichi, soprattutto in riferimento al piano di allontanamento dal perimetro Nexi di centinaia di lavoratori”. Non si può, a questo punto, non porre una domanda a Scaramelli e al Pd senese (dato che Scaramelli lo rappresenta in Regione): tra l’entusiasmo elettorale di febbraio e la preoccupazione sempre elettorale di aprile, cosa è cambiato?
Comprendiamo l’evoluzione del mercato del lavoro ed il fatto che questo può comportare anche fisiologiche rivisitazioni di alcuni processi lavorativi. Ma, allo stesso tempo, è inaccettabile che un tema fondamentale per la vita di chiunque diventi, con una cadenza degna dei più abili orologiai, oggetto di strumentalizzazione politica a ridosso di qualsiasi campagna elettorale.
Questa vicenda, e i senesi lo sanno bene, è uno dei tipici esempi che impongono in maniera urgente la presenza a Siena di una gestione amministrativa responsabile e di buon senso. Con esponenti che autorevolmente abbiano voce in capitolo, in maniera virtuosa e non come avvenuto in passato, su quale debba essere lo sviluppo e l’evoluzione delle aziende che operano sul territorio, Bassilichi compresa. Date le varie ricadute occupazionali, dirette o indotte che siano. Perché la crescita di una realtà passa necessariamente anche dalla garanzia dello stipendio che prendono i cittadini che vi abitano. E questo non può costantemente essere un argomento tirato per la giacchetta ad ogni trillo di campagna elettorale.
Filippo Baldoni