"Ci poniamo con assoluta fermezza contro ogni aumento delle già pesanti tasse universitarie e di ogni possibile taglio dei posti di lavoro, pretendiamo pene esemplari per i responsabili, la piena efficienza dei servizi rivolti a studenti e dipendenti, una seria politica di razionalizzazione delle risorse, accorpamento di strutture ed eliminazione di inefficienze". Così Roberta Spada, presidente di Azione Universitaria e Antonio Morrone dirigente nazionale di Azione Universitaria intervengono sulla grave crisi economica.
“Nel contesto di grave crisi finanziaria che avvolge una delle più importanti istituzioni del nostro Paese, AZIONE UNIVERSITARIA SIENA, vuole far sentire la voce della ragione. La situazione dell'Ateneo Senese ha origini lontane e responsabilità precise, che vanno ricollegate alla politica distorta delle precedenti amministrazioni, veicolanti l'utilizzo dell'Istituzione per fini particolari e di lobby, tanto da renderla un
perverso ammortizzatore a-sociale tramite politiche clientelari inaccettabili. Il lato più sconcertante della vicenda è rappresentato da chi, con precise responsabilità nella genesi del fenomeno, oggi denuncia il dissesto dell'Ateneo tentando di dissociarsene, addirittura dettando sentenze e condizioni. La riconquista dell'Ateneo Senese da parte della ben nota casta dominante, responsabile dello stesso tracollo finanziario, passa attraverso la richiesta di dimissioni dell'attuale rettore Focardi, con la conseguente elezione di un nuovo personaggio legato alle logiche politiche e di partito che oggi detengono il potere sull'intera città".
"Venerdì 3 Ottobre – dichiarano i due rappresentanti degli studenti – durante la riunione con il personale docente, tecnico ed amministrativo, il Magnifico ha reso noti quelli che sono i dati relativi alla crisi, delineando un debito complessivo superiore ai 100 milioni di euro, dei quali 90 milioni riguardano il debito accumulato nei confronti dell'Inpdap, polo gestore del settore previdenza dei dipendenti pubblici. A questi si aggiungono altri 20 milioni riguardanti l'Irap (imposta regionale sulle attività produttive) dell'ultimo esercizio. Il rettore ha anche dichiarato che la situazione non ha colpe individuali, bensì strutturali. In altre parole, egli afferma che un'importante istituzione come l'Università degli Studi di Siena non ha un controllore amministrativo reale ed individuale. E, conseguentemente, che negli ultimi anni nessuno ha avuto la possibilità di realizzare il mancato pagamento da parte dell'Ateneo stesso degli oneri previdenziali nei confronti dei suoi dipendenti. Tutto ciò è possibile? Gli studenti chiedono trasparenza e chiarezza”.
Azione Universitaria: "Fare chiarezza sul dissesto dell’Ateneo"
SIENA. Azione Universitaria Siena in comunione con il corpo studentesco ed il personale dipendente dell'Università degli Studi di Siena hanno organizzato l'altroieri pomeriggio un presidio informativo davanti alla Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche.