SIENA. “Il Monte dei Paschi di Siena è da settimane al centro di manovre oscure e preoccupanti”. Lo afferma in una nota Azione Mps, l’associazione dei piccoli azionisti della banca.
“Una ricapitalizzazione di ingente ammontare, risultato di un progetto di affrettata cessione dell’intero portafoglio di sofferenze, ed un nuovo piano industriale l’unico risultato che questi annunci hanno prodotto sono state le dimissioni dell’amministratore delegato Viola e del presidente Tononi, insieme al continuo crollo del valore borsistico. Appare quanto mai oscuro il fatto che il management di una banca tornata all’utile sia praticamente decapitato per orientare diversamente i possibili futuri utili, al di fuori della sede assembleare ed in assenza di valide, concrete e trasparenti motivazioni. Azione Mps (associazione aderente al Conapa) segnala che ancora non è stata effettuata la convocazione dell’assemblea ordinaria e straordinaria nella quale i soci saranno portati a conoscenza dei piani concreti, in massima parte elaborati dall’ex amministratore delegato dimissionario, oltre alla imprecisata richiesta di nuova liquidità al mercato”.
“Ad oggi – aggiunge poi l’associazione – il maggior azionista formalmente identificabile è il Governo Italiano con il 4%, mentre il maggior azionista privato è rappresentato dalla comunità dei piccoli azionisti, sottoscrittori del 32 % dell’ultimo aumento di capitale, privi di rappresentanza o voce se non quella di Azione MPS, che fin d’ora annuncia di voler rappresentare tutti i Piccoli azionisti associati anche nella prossima assemblea”.