La viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, rispondendo all’interrogazione presentata, lo scorso dicembre, dall’onorevole Susanna Cenni (Pd)
ROMA. Per le aziende impegnate nel settore del vetro – e colpite da una durissima crisi che ne mette a rischio la continuità produttiva – sono in arrivo nuovi interventi: lo ha annunciato la viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, rispondendo all’interrogazione presentata, lo scorso dicembre, dall’onorevole Susanna Cenni (Pd) insieme ad Enrico Letta e sottoscritta da molti deputati toscani (Cantini, Sani, Romano, Sensi, Ceccanti, Buratti, Ciampi) oltre che dal capogruppo Pd in Commissione attività Produttive, Gianluca Benamati.
«Anche a seguito dell’approvazione del DEF – ha annunciato Todde – verranno stanziate altre risorse, dedicate a rifinanziare le misure temporanee finora introdotte e ad introdurne di nuove per far fronte al protrarsi di una situazione di criticità dove, alla crisi pandemica, si aggiunge quella determinata dalla guerra in Ucraina». La viceministra ha ricordato alcune delle misure messe in atto per sostenere il comparto, ad esempio il contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, contenuto nel decreto-legge “Sostegni ter” oppure le misure presenti nella Legge di bilancio e volte a contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale, oltre all’istituzione di un Fondo dedicato alla tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’impresa artigiana nel suo complesso.
«È evidente – commenta l’onorevole Cenni – che si tratta sostanzialmente di misure di natura emergenziale che, seppur utili, in molte situazioni non sono certo sufficienti a compensare i rincari in atto o a coprire i danni subiti da aziende come la colligiana Calp. Tuttavia, è apprezzabile che il Governo abbia recepito il problema e abbia assunto l’impegno di stanziare nuove risorse, riconoscendo il ruolo strategico di un settore che, solo in Toscana, conta moltissime imprese e circa 700 lavoratori, cui con l’indotto se ne aggiungono altrettanti. Vigileremo sui prossimi provvedimenti».