SIENA. Axa non esclude offerte per gli asset in Asia e negli Usa che il suo concorrente americano Aig, parzialmente nazionalizzato il mese scorso, potrebbe cedere. Lo
ha dichiarato il suo presidente esecutivo Henri de Castries al quotidiano "Le Monde" sottolineando anche di essere «relativamente sereno» sull’impatto della crisi finanziaria sul suo gruppo in quanto "i suoi asset sono sani. Guardiamo agli asset di Aig in Asia e negli Usa. Nel caso faremo offerte» ha detto sottolineando però che si dovrà far prova di discernimento di fronte a opportunità che si moltiplicheranno".
La Aig ha annunciato venerdì che si sarebbe concentrato sulle sue attività danni e che intendeva aprire il suo capitale delle sue attività all’estero nel ramo vita per rimborsare il prestito di 85 miliardi che gli ha concesso il governo americano per salvarlo dal fallimento.
Secondo Castries, presidente del colosso assicurativo francese che in Italia è azionista del Montepaschi, il salvataggio delle banche da parte dello stato "è indispensabile" ma gli interventi pubblici devono "essere limitati nel tempo. Bisogna evitare di creare distorsioni di concorrenza durevoli fornendo appoggio senza
ristrutturazione". Secondo Castries è normale che in caso di difficoltà di un istituto finanziario "gli azionisti perdano il loro investimento e che i dirigenti vengano cacciati
via" e di ritenere però "indispensabile che chi vi ha depositato i propri fondi non subisca danni".