SIENA. Sono 372 le aziende in tutta la regione Toscana che hanno fatto domanda per avere l'Autorizzazione Integrata Ambientale come previsto dalla direttiva europea IPPC per la lotta all'inquinamento.
23 sono le aziende presenti in Provincia di Siena.
L'82% delle autorizzazioni è già stato rilasciato.
Sono questi i primi risultati che emergono dalla ricerca a cui partecipa Eurobic Toscana Sud all'interno del progetto europeo MED-IPPC- NET, di cui sono partner quattro paesi mediterranei: Grecia, Italia, Slovenia, Spagna. La Scuola Sant'Anna di Pisa è partner e referente scientifico.
Cinque sono i settori chiave dell'industria studiati in Toscana e negli altri paesi partner del progetto: impianti termici, ceramica, discariche, industria cartaria e trattamenti delle superfici.
La direttiva europea IPPC prevede specifici elementi per la prevenzione e il controllo dell'inquinamento. Tra questi, il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, obbligatoria per alcune tipologie di aziende. L'obiettivo del progetto MED-IPPC NET è quello di identificare aspetti chiave nell'implementazione della direttiva europea IPPC e definire criteri comuni in tutte le regioni mediterranee stabilire per migliorarne l'applicazione.
La ricerca in questa fase è partita dagli enti locali. I dati emersi nascono dalla verifica incrociata tra data base del Ministero e degli enti locali interessati, che al momento sono stati le 10 province toscane, la Regione e il Circondario Empolese-Valdelsa. E' in fase di conclusione la verifica nelle province di Arezzo, Grosseto e Livorno.
L'indagine ha riguardato anche aspetti legislativi, relativi alle leggi nazionali e regionali che hanno implementato la direttiva comunitaria, nonché aspetti amministrativi, relativi alle procedure per il rilascio dei documenti previsti dalla direttiva comunitaria, e aspetti tecnici, relativi ai documenti rilasciati dalle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese che esercitano attività produttive di vario tipo soggette alla direttiva IPPC. Questi sono stati gli argomenti oggetto dell'indagine svolta anche verso gli enti coinvolti in Toscana. In questo modo, a lavoro di analisi concluso, si metteranno in luce eventuali differenze nelle applicazioni di legge tra i vari paesi mediterranei che partecipano al progetto, ma anche le eventuali differenze nelle procedure amministrative che vengono applicate. Domande e verifiche si sono concentrate anche sull'efficacia della direttiva, delle Autorizzazioni Integrate Ambientali e sulla possibile integrazione con altre strategie per la lotta all'inquinamento. La direttiva IPPC, per fare un esempio, riguarda solo le grandi imprese, mentre oltre l'80% delle aziende dei paesi mediterranei coinvolti nel progetto ha dimensioni piccole e medie.
MED-IPCC-NET si sviluppa su un arco di 30 mesi, co-finanziato dal Fondo per lo Sviluppo Regionale dell'Europa attraverso i programmi MED per la cooperazione internazionale con un investimento complessivo, di 1.223.727 Euro. Il progetto è coordinato dallo IAT, l'Istituto Andaluso di Tecnologia. Gli altri partner del progetto sono e la Scuola Sant'Anna di Pisa, la Comunidad Valenciana, ARPA Piemonte, ARPA Sicilia, Eurobic Toscana Sud, il Centro Scientifico di Ricerca Bistra Ptuj (Slovenia) e il Centro Ambientale di Kozani (Grecia).