Il presidente del consiglio provinciale segnala la pessime condizioni dell'arteria
“Dal 1° maggio subiremo l’imposizione dell’ennesima tassa – spiega Burresi – per percorrere una strada tempestata da buche, oggetto troppo spesso di incidenti, priva di piazzole di sosta e corsie d’emergenza, inadeguata a garantire l’opportuna sicurezza nei collegamenti tra Siena e il nostro capoluogo di regione. Si tratta di una scelta intollerabile. Il governo continua a indirizzare la gran parte delle risorse per le infrastrutture viarie al Nord, riducendo la Toscana e il centro Italia a bancomat da cui prelevare indebitamente risorse”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Masi, sindaco di Sovicille, che ha confermato la presenza alla manifestazione del 12 febbraio.
“Essere presenti alla mobilitazione – afferma Masi – e sostenere un’iniziativa tesa a salvaguardare gli interessi del nostro territorio e delle nostre comunità è un atto giusto e doveroso, oltre che un segnale importante di unità della nostra provincia. Il Siena-Firenze day, infatti, non rappresenta solo un’occasione per manifestare delusione e sconcerto per l’introduzione di un pedaggio insensato su un’arteria che ha bisogno, invece, prima di ogni altra cosa, di essere resa sicura ed efficiente, ma sta diventando, con le tante adesioni che stanno arrivando ogni giorno in suo sostegno, anche un messaggio di grande compattezza di un territorio verso un obiettivo condiviso. Quando il contesto economico si fa complesso, mobilitarsi su grandi obiettivi comuni non è semplice, perché spesso prevale la logica del campanile e ognuno tende a salvaguardare la propria ‘sopravvivenza’. Al contrario, sono proprio questi momenti a misurare la coesione di un territorio, delle sue istituzioni, delle forze sociali e delle comunità che lo compongono”.