“Allo stato attuale – prosegue il segretario provinciale del Pd – suona come l’ennesima beffa a carico dei cittadini e del nostro territorio. La strada è stretta e dissestata, basti pensare che i tratti della Siena-Grosseto ammodernati di recente misurano in larghezza 23 metri, mentre quelli della Siena-Firenze si fermano a 15 metri”.
“L’Autopalio – dice Meloni – è una direttrice di importanza strategica per i collegamenti della Toscana meridionale. Un eventuale pedaggio sarebbe un disagio inaccettabile per i cittadini e le imprese, che in una difficile crisi come quella che attraversiamo non hanno certo bisogno di ulteriori balzelli. Per non parlare poi delle conseguenze sui flussi turistici, anch’essi di notevole importanza per i nostri territori. Il tema delle infrastrutture è cruciale per il territorio provinciale. La manovra del governo inciderà sul trasporto pubblico locale in misura pesantissima: se saranno confermate le cifre annunciate dal presidente della regione Enrico Rossi, il taglio sarà pari al 40 percento, cioè 200 milioni di euro in meno su un totale di 500. Cifre che non potrebbero essere compensate neanche raddoppiando le attuali tariffe di biglietti e abbonamenti, fermo restando che è impensabile gravare ulteriormente sul bilancio delle famiglie. Si prospettano anche ripercussioni pesantissime sull’occupazione”.
“La sciagurata scelta del pedaggio sulla Siena-Firenze – prosegue Meloni – rischia, tra l’altro, di mandare in fumo il lavoro che in questi anni era stato fatto dai nostri parlamentari, dalle istituzioni locali e dai governi di centrosinistra per l’ammodernamento dell’Autopalio. Se passa l’idea che i miglioramenti sul tracciato stradale possono essere fatti solo con i proventi del pedaggio, infatti, gli interventi di finanzia pubblica già programmati potrebbero essere messi a rischio. Se la decisione del governo di inserire il pedaggio diventasse realtà, inoltre, non è detto che i proventi raccolti dall’Anas finiscano effettivamente nel compartimento regionale toscano, aggiungendo cosi al danno del balzello ingiusto la beffa di veder utilizzare le risorse per miglioramenti sulle strade di altre zone del Paese. La nostra posizione – conclude Meloni – resta dunque di totale contrarietà al pedaggio e siamo pronti a mettere in atto ogni forma di protesta pur di opporci a questa ingiustizia”.