"E rivogliamo indietro tutti i soldi che mancano alla città"
SIENA. Quelli del Partito Democratico a Siena hanno sfasciato il Monte, l’Università, l’Ospedale e il Comune, ossia tutto quello che si poteva sfasciare. Lo stesso hanno fatto a livello nazionale inciuciando in questi ultimi 20 anni con Berlusconi (ineleggibile, salvato dalla galera, mantenuto in gara) e con Monti: uno sfascio di oltre 2000 mld col Paese alla canna del gas. Poi alla fine, non essendoci altro da sfasciare, hanno sfasciato anche il loro partito, a Siena come a Roma. Dopodiché, con sommo sprezzo del ridicolo, il neo candidato a sindaco del Pd, Bruno Valentini, uno che evidentemente crede ancora che ci siano i trinariciuti ad ascoltarlo, alla sua prima uscita accusa i “grillini” (sic) di essere loro gli sfascisti. Ma allora è vero, come ho già sostenuto su queste pagine, che “l’unico politicante buono è il politicante morto”!.
Il MoVimento 5 Stelle non si è ancora affacciato, ha qualche sparuto gruppetto in qualche amministrazione locale e da soli due mesi è in Parlamento, ma secondo Valentini è già capace di “sfasciare”. Sfasciare cosa, di grazia, signor Valentini? Aspetti, almeno qualche mese e poi glielo faremo vedere cosa saremo capaci di sfasciare. Dateci almeno il tempo di mettere le mani e piedi nella cloaca politica che avete creato negli ultimi 30 anni a Siena come a Roma. Perché voi l’avete già dimenticato cosa avete fatto a Siena, ma noi no, noi ve lo faremo ricordare. E presto. E bene. Perché non avremo pace fino a quando i responsabili del disastro non saranno formalmente individuati con nome e cognome e, in caso di responsabilità penali, non finiranno dove devono finire. Allora lo vedrà lo sfascio. Ma non basta, perché li rivogliamo indietro i 20 miliardi che mancano al Monte, i 340 milioni che mancano al Comune, i 270 milioni che mancano all’Università, i 100 milioni che mancano all’ospedale. E allora noi “sfascisti” le chiederemo anche: ma lei dov’era in questi 30 anni in cui il suo partito ha sfasciato la Città?
Prima delle elezioni lo dovrà spiegare questo suo lungo silenzio mentre, voi imperanti, tutti quei miliardi prendevano il volo.
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quelli che rubano o sono corrotti o dilapidano: i disonesti;
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quelli che non rubano né sono corrotti né dilapidano, ma, pur sapendo che gli altri lo fanno, tacciono: gli onesti del cavolo;
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quelli che non hanno capito niente di ciò che gli succede intorno: come dire?, gli ottusi, per usare un eufemismo.
Una quarta specie, i politicanti onesti che denunciano quelli ladri, non c’è. Allora ci dica, di grazia, a quale delle tre categorie lei appartiene. E già che c’è abbia il coraggio di dirlo ai suoi possibili elettori.