La cooperativa ha votato contro perché è una "decisione sbagliata ed eticamente esecrabile"
SIENA. Con riferimento agli articoli di stampa relativi all’aumento dei compensi per gli amministratori di Sei Toscana, deliberati dall’assemblea dei soci della stessa Sei Toscana in data 11 settembre scorso, la cooperativa Cooplat intende prendere le distanze dal suddetto atto.
“In quella assemblea, il socio Cooplat, che assieme alla controllata Ecolat detiene il 24% delle quote della società, ha votato contro all’aumento dei compensi, ritenendo quella decisione assolutamente sbagliata e del tutto immotivata.
Sei Toscana – viene spiegato – sta attraversando una fase assai complicata a causa delle indagini giudiziarie che hanno portato al commissariamento del contratto di servizio in essere con ATO Toscana Sud sfociato nella nomina da parte del Prefetto di Siena, su richiesta dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), dei commissari straordinari.
“La delibera di aumento dei compensi è un atto irresponsabile e immotivato nella sua essenza, come da noi sostenuto nell’assemblea dei soci”, spiega Cooplat. “Poiché il 95% dell’attività della società è riconducibile alla gestione del contratto di servizio, oggi gestito dai commissari straordinari, riteniamo che non sussista alcuna motivazione che giustifichi tale aumento dei compensi a favore di amministratori per altro fortemente ridotti nelle loro responsabilità e competenze manageriali”.
“Riteniamo tale aumento – spiega ancora Cooplat – eticamente esecrabile. Da parte nostra auspichiamo un ripensamento da parte dei soci di Sei Toscana che annulli tale deliberazione. Dichiariamo ai soci pubblici, sia a chi, come Siena Ambiente, ha votato contro al provvedimento, sia a chi, in quell’occasione, ha votato a favore, la nostra disponibilità a tornare in Assemblea per annullare la suddetta deliberazione”.