usti pensieri La strategia del centrodestra ha vinto
di Augusto Mattioli
SIENA. Una domanda. Perché il centro destra, dopo essersi accorto che la gestione del Comune di Siena da parte di Luigi De Mossi non era proprio soddisfacente, avendo lo stesso sindaco rapporti stretti con il “ricciarello magico”, non lo ha sfiduciato? La motivazione, a quanto abbiamo potuto capire, era che nel centrodestra – andato al governo del Comune di Siena dopo i decenni di centrosinistra – non si poteva ammettere di avere sbagliato cavallo, rischiando di perdere le elezioni.
De Mossi, peraltro, all’inizio era considerato l’uomo nuovo su cui puntare. Con il passare del tempo l’avvocato ha preso strade diverse, che il centrodestra ha iniziato a non condividere. Per questo i dirigenti dei partiti della coalizione si sono trovati di fronte al dilemma: sfiduciare il sindaco, provocare la crisi e arrivare al commissario prefettizio O continuare con De Mossi da separati in casa, cercando di governare per quello che si poteva? E’ stata scelta la seconda opzione: quella di un governo a bassa intensità per evitare un commissario prefettizio, che certo non sarebbe stata una soluzione che avrebbe portato al bis del centrodestra, come invece è accaduto alle recenti amministrative con l’affermazione di Nicoletta Fabio.
La seconda scelta (Fabio era già stata cercata in precedenza, ma aveva declinato la proposta per ragioni personali), dopo il flop della candidatura di Emanuele Montomoli, con il quale c’è stata una rottura, ufficialmente perchè maestro venerabile della Massoneria; in realtà sembra per una questione riguardante il numero di consiglieri della sua lista graditi alla coalizione.
Con la non sfiducia ufficiale a De Mossi ,al quale sono state date le responsabilità della rottura interna, il centrodestra è tornato a governare con una maggioranza a trazione FdI, al cui interno, però, non mancano vecchie volpi di scuola democristiana sempre pronte a pendolare dal cdx al csx o viceversa. Evidentemente per loro le categorie destra—sinistra sono del tutto obsolete. Per cui si va dove conviene e dove si ottiene di più: sul carro del vincitore..