Esaudita la richiesta di Campanini e Corsi: "Ad oggi il sindaco non ha ritenuto opportuno riferire a nessuno"
SIENA. Nei giorni scorsi abbiamo presentato una richiesta affinchè venga convocato un consiglio comunale straordinario sull’attuale situazione dell’Ato rifiuti Toscana sud e sulla gestione dei rifiuti. Finalmente anche a Siena sarà possibile affrontare e discutere questo fondamentale servizio pubblico le cui società di gestione (Sei Toscana srl e Siena Ambiente spa) insieme all’Ato, che è l’authority il cui compito principale è quello di affidare e controllare il servizio, sono state coinvolte in una clamorosa inchiesta della Guardia di Finanza di Firenze.
Ci ha stupito che fino ad oggi il sindaco di Siena, a fronte dell’arresto del direttore generale di Ato rifiuti Toscana Sud e delle dimissioni di tutto il cda di Sei Toscana, non abbia sentito l’esigenza di riferire al Consiglio e di conseguenza alla città. Valentini fino ad adesso si è distinto solamente per aver strenuamente difeso il suo diritto di nominare gli amministratori delle società coinvolte, ignorando che l’attuale grave crisi è stata generata da inefficienze e zone grigie proprio di quell’area politica a cui anche il sindaco appartiene.
A nostro avviso, come chiediamo nella nostra mozione che verrà sottoposta al voto del consiglio, è necessario fare tabula rasa dei meccanismi che hanno fino ad adesso regolato il ciclo dei rifiuti, restituendo centralità alle comunità locali, innalzando la qualità del servizio che è in netto calo anche in considerazione dei preoccupanti dati sulla diminuzione di raccolta differenziata, e riducendo gli sprechi della macchina amministrativa strutturata in una sterminata serie di società partecipate da partecipate.
Andrea Corsi ed Ernesto Campanini