Favorevole commento alla tassa di scopo
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SIENA. Siena Futura si è riunita per analizzare la situazione dell’Università di Siena. Particolarmente utile al dibattito è quanto scaturito dall’incontro tra il rettore Angelo Riccaboni e il vicesindaco Mauro Marzucchi. “Le difficoltà insorte con il deficit di bilancio possono essere superate solo da un Patto tra Università e Istituzioni senesi che hanno storicamente a cuore le sorti dell’Ateneo. Un patto equilibrato e trasparente che superi egoismi e velleitarismi ed eviti così di far ricadere sulle categorie più deboli (personale tecnico, fornitori e quant’altro) il peso del risanamento. Siena Futura ritiene essenziale che tutte le forze intellettuali che hanno a cuore Siena siano coinvolte. Ci riferiamo ai tanti senesi sparsi per l’Italia e il mondo, dove hanno raggiunto spesso ruoli importanti, e quindi competenze notevoli, in grado quindi di contribuire al dibattito sulle soluzioni. Un tavolo permanente delle idee che sostenga l’Università di Siena ma anche il futuro della città”.
Una tassa in discussione in Parlamento. Consentita per ora solo a Roma ma che può essere estesa anche alle altre città d’arte. “Siena Futura è favorevole affinché ciò avvenga, perché così il costo della manutenzione e della pulizia della città ricadrebbe anche sui turisti e non esclusivamente, come ora, sui soli residenti.Su questa tassa c’è una preoccupata opposizione delle associazioni degli albergatori. Temono, con qualche ragione, che nuovi costi disincentivino il pernottamento a Siena. Una soluzione che metta insieme le due esigenze: di cassa per il Comune e di attrattiva per il sistema turistico potrebbe concretizzarsi se alla nuova tassa fossero accoppiati e resi fruibili alcuni servizi. L’ingresso gratuito al sistema museale senese, e ai servizi di toilette e di pronto soccorso nel caso di esigenze, può attenuare l’impatto del nuovo costo o renderlo accettabile. Questo sacrificio che chiediamo ai turisti lo dovremmo giustificare per quello che è: un aiuto alla conservazione del grande patrimonio artistico e architettonico di Siena che è di tutti e non solo dei senesi. Ma intanto aspettiamo con fiducia che il Parlamento legiferi. Il che non è scontato considerando che l’attuale Governo, che sbandiera il federalismo, si sta rivelando l’esecutivo più centralista della storia repubblicana”.
Una tassa in discussione in Parlamento. Consentita per ora solo a Roma ma che può essere estesa anche alle altre città d’arte. “Siena Futura è favorevole affinché ciò avvenga, perché così il costo della manutenzione e della pulizia della città ricadrebbe anche sui turisti e non esclusivamente, come ora, sui soli residenti.Su questa tassa c’è una preoccupata opposizione delle associazioni degli albergatori. Temono, con qualche ragione, che nuovi costi disincentivino il pernottamento a Siena. Una soluzione che metta insieme le due esigenze: di cassa per il Comune e di attrattiva per il sistema turistico potrebbe concretizzarsi se alla nuova tassa fossero accoppiati e resi fruibili alcuni servizi. L’ingresso gratuito al sistema museale senese, e ai servizi di toilette e di pronto soccorso nel caso di esigenze, può attenuare l’impatto del nuovo costo o renderlo accettabile. Questo sacrificio che chiediamo ai turisti lo dovremmo giustificare per quello che è: un aiuto alla conservazione del grande patrimonio artistico e architettonico di Siena che è di tutti e non solo dei senesi. Ma intanto aspettiamo con fiducia che il Parlamento legiferi. Il che non è scontato considerando che l’attuale Governo, che sbandiera il federalismo, si sta rivelando l’esecutivo più centralista della storia repubblicana”.