Si è discusso del documento congressuale nazionale attraverso l'analisi dei punti centrali dei prossimi impegni del partito
SIENA. Ieri sera il PSI ha tenuto l’Assemblea provinciale degli iscritti per nominare i 6 delegati al Congresso Nazionale che si terrà a Salerno dal 15 al 17 aprile, sono stati nominati: Grassi Filippo; Sara Putortì; Aldo Pannini; Stefano Biagiotti; Fabrizio Felici e Giorgio Del Ciondolo, con voto unanime dei presenti pari al 25% degli iscritti.
Ha presieduto l’Assemblea ex-Sindaco di Montepulciano Giuliano Olivieri, mentre il componente del consiglio Nazionale uscente Del Ciondolo ha introdotto il documento congressuale nazionale. I punti centrali della proposta politica del Partito Socialista Italiano sono: l’impegno per il rafforzamento della sinistra riformista di stampo socialdemocratico europeo. Per una maggiore azione del governo sia sulle riforme per il Paese: riduzione delle regioni, accorpamento dei piccoli comuni, elezione diretta nelle Città metropolitane, razionalizzazioni società pubbliche locali, modifica elezione CSM; sia per rivedere il Trattato di Maastricht e di Dublino per un Europa Federale, con un unico Ministro del Tesoro, un’unica Banca Europea ed un Unico rappresentante alle Nazioni Unite.
Il Socialismo oggi è particolarmente impegnato per coniugare creazione e redistribuzione della ricchezza, una nuova riforma fiscale che incentivi la lotta all’evasione e preveda- in forma anche di una tantum- una patrimoniale sulla ricchezza, superare il dato del PIL come elemento di misurazione economica di uno Stato.
Per il PSI la risposta alla crisi passa con l’attuazione di uno stato più efficiente che dovrà essere sempre meno gestore e sempre più governante e coordinatore del mercato italiano che deve essere messo in condizione di maggiore competitività internazionale, incentivando il sostegno alla creatività ed al talento della generazione più giovane alla ricerca ed alla innovazione; rilanciando il “modello” della cogestione delle imprese cosi come è già presente e funzionante in Germania.
Il PSI è in prima fila per garantire i diritti civili, arretrati in questi ultimi venti anni in Italia, abbiamo presentato una proposta di legge sulle adozioni per le coppie anche delle unioni civili, il tema del fine vita: l’eutanasia, la riforma della legge 40, il divorzio breve.
Per il PSI la pace, la sicurezza ed il terrorismo sono oggi più che mai delicati e si intrecciano tra loro, la situazione è drammatica a causa dell’attacco del terrorismo islamico-radicale, occorre sedare la guerra in Nord- Africa e nel Medio-Oriente con una coalizione antiterrorismo internazionale che non può escludere un intervento militare contro il Daesh, in Siria va superato l’attuale governo ed in Libia va rafforzato il governo appoggiato dall’ONU. Vanno superate le sanzioni alla Russia, va chiarito il ruolo della Turchia, occorre una vera verità sul caso Reggeni e riportati i due Marò in Italia, inoltre va riconosciuta una cittadinanza attiva a quei profughi che condividono i valori della nostra Costituzione.
Il PSI è propone la riforma dell’Italicum con un premio di maggioranza alla “coalizione” e non alla lista. Sulle riforme istituzionali preferivamo una” nuova Costituente “ eletta dai cittadini; ma da indicazione di votare SI al Referendum Costituzionale di ottobre perché con la riforma del Senato si è almeno superato il Bicameralismo.
Il PSI non ritiene esaurita la sua funzione e non aderisce al PD, perché il PD non si ricollega alla tradizione del socialismo italiano ma ad altre due storie, quella del PCI e della DC. Riteniamo che noi siamo il soggetto politico identitario nella sinistra italiana, un Partito che coniuga al contempo giustizia sociale e libertà civili, così com’è nelle forze socialiste e democratiche Europee, che non si dividono sui temi delle garanzie e delle libertà civili.
Il PSI fa un appello a tutti i Socialisti a superare diffidenze ed incomprensioni ed a tornare ad operare nel Partito esaltando l’autonomia e l’ azione socialista. Inoltre ci rivolgiamo ai Radicali, ai Verdi ai laici ed ai cattolici non integralisti per stringere accordi elettorali locali e nazionali e a condividere temi politici più vicini alle rispettive sensibilità.
Sono intervenuti: Neri-Baroni-Favara-Vittori-Fiaschi-Putortì-Grassi-Malacrane-Biagiotti-Tassoni ed il Segretario regionale Cipriani.
Il documento è stato approvato dall’ 88% dei presenti, il 10% si è astenuto e il 2% ha votato contro.