Stiamo andando verso la fine della razionalità?
di Mario Ascheri
SIENA. Cominciamo con un passo di Saviano da “Repubblica” se ben ricordo:”parole di Loris De Filippi, presidente di Medici senza frontiere: “Ogni giorno migliaia di uomini, donne e bambini continuano a prendere il mare affidandosi a trafficanti senza scrupoli. Non lo fanno perché potrebbero esserci delle barche a salvarli al largo della Libia, ma perché non hanno altra scelta e le politiche europee non offrono loro alcuna alternativa. Non sono le organizzazioni umanitarie, ma le politiche europee a favorire i trafficanti”. Ecco perché io sto dalla loro parte.”
Qui giusto rimprovero all’Europa, ma non so se veramente non hanno altra scelta i migranti oppure arrivano perché si sa che c’è una porta aperta generosa e dalle possibili prospettive future: purtroppo, rispetto a loro, la maggioranza in Africa non può neppure muoversi, per inopia, malattia, repressione politica e dei bimbi che muoiono ogni secondo che passa di fame nessuno più si ricorda…
L’assurdo della vicenda poco considerato è che chi arriva alla costa libica è un ‘fortunato’, a prescindere dai rischi annegamento, disagi enormi ecc. LA MAGGIORANZA NON CI ARRIVA e sono centinaia di milioni…avete sentito parlare ad esempio del ritiro del lago Ciad e di quello che significa oggi e in prospettiva?
Procediamo. I problemi seri vengono con scrittori a mio avviso poco illuminati come Michele Laforgia, che lancia indiscriminate accuse di razzismo addirittura a chi è d’accordo con il protocollo Minniti!
Le parole sono pietre, caro signore! L’idea che si stia concentrando sui migranti l’attenzione per evitarla su altri, come gli armamenti, può essere anche giusta, ma accusare di razzismo chi tenta di proteggere i suoi CITTADINI, come è OBBLIGO storico dello Stato da sempre, è veramente insulso.
Queste posizioni hanno solo una conclusione logica, che va difesa sino in fondo, se si è corretti. In poche parole è questa: noi ci si mette a capo dell’Africa per la sua salvezza in una nobile missione storica umanitaria senza precedenti nella storia.
Il confine europeo lo spostiamo alle Alpi e facciamo ponti aerei con i Paesi africani dai quali vengono i migranti e così salviamo anche quelli che deboli o poveri NON possono partire.
Le nostre ambasciate si mettono al servizio.
In poco tempo avremo fors’anche milioni di migranti ma almeno non giocheremo a favore degli scafisti e dei tanti interessati idealisti o meno, che gli girano intorno. E con i validissimi imprenditori che abbiamo costruiremo l’economia più florida del mondo, risollevando anche le sorti dell’INPS e aprendo una luminosa carriera al suo presidente: dai debiti ai crediti della Banca Mondiale?
Questa prospettiva è paradossale ma più realistica di un intervento serio dell’ONU, che continua a tranquillamente ignorare il problema. Il Consiglio di Sicurezza non pare aver mai aperto un dossier sul tema. Per miopia gravissima molti Paesi, che è inutile elencare, pensano che in questo modo l’Africa non porrà problemi su altri confini molto delicati. L’Italia non interessa a nessuno e non ha la forza per operazioni politico-militari serie, sotto ricatto com’è per il suo altissimo debito pubblico.
La si lascia indebitare di più ma si toglie una bella grana all’Europa che sta bene. Le Alpi non sono le infinite coste italiane…
Non è neppure da escludere che qualche serio cinico pensi che aggravandosi la situazione interna il Paese sarà costretto a quella deriva autoritaria di destra o di sinistra che sarà necessaria per fronteggiare il dilagare del malcontento.
Tra i politici esteri e alcuni italiani la prospettiva vi sembra plausibile? Io so solo che la gente di buon senso dovrebbe reagire con maggior fermezza agli estremismi verbali (preludenti ad altro) dai quali siamo investiti.