Il vice ministro dell'Istruzione e la candidata alle regionali: "Chiediamo confronti aperti con gli Enti locali, in particolar modo Sindaci per le scuole primarie e presidenti di provincia per le secondarie"

SIENA. A pochi giorni dalla riaperture delle scuole abbiamo parlato, ieri sera, con Anna Ascani vice ministro dell’Istruzione, della priorità, prevenzione e sicurezza, temi di rilevante importanza non solo per i nostri studenti ma anche di tutti gli indotti annessi: personale, famiglie, trasporti.
La scuola deve essere il punto numero uno del programma di governo, ha dichiarato l’Ascani, la scuola ha il dovere di formare le future generazioni e di dare l’opportunità ai ragazzi di scegliere la loro futura strada professione, accompagnandoli nella formazione.
Altro tema toccato le classi; per formare lo studente non è sostenibile classi da 30 alunni, l’ insegnante per poter interagire ha bisogno di confronti contiui in un clima costruttivo.
Il periodo di pandemia ha costretto sicuramente l’obbligo di rapportarsi con le nuove tecnologie è per questo è importante che tutti i territori siano raggiunti dalla rete, come diritto dello studente, di tutti gli studenti ad avere le stesse opportunità in tutta Italia.
Durante l’emergenza Covid-19 ed il lock-down, ha sottolineato Rosignoli, la scuola è stato il comparto più silente e apparentemente quello che sembrava essersi adattato alle circostanze , ma in realtà forse i nostri bambini e i nostri ragazzi più di tutti hanno avuto ripercussioni negative; è stato sicuramente un periodo emergenziale, dove la video lezione era l’unico modo per restare in contatto; i ragazzi però hanno bisogno di rapportarsi nel mondo reale e in maniera tangibile con la società.
Non vogliamo dire che il governo non abbia pensato alla scuola fin da subito, ma è mancata all’inizio un’ indicazione certa di quale sarebbero state le necessità a settembre, continua Rosignoli, dapprima le norme sono state molto restrittive, mettendo in crisi buona parte degli addetti ai lavori, poi piano piano le indicazioni sono state sempre meno restrittive e più consone ad un effettiva ripartenza, in sicurezza sì, ma ripartenza e questo lo apprezziamo, così come apprezziamo tutti gli sforzi fatti e che si stanno ancora facendo
Chiediamo confronti sempre aperti con gli Enti locali, in particolar modo i Sindaci per le scuole primarie e i presidenti di provincia per le scuole secondarie, nessuno più di loro può aver effettiva cognizione degli ambienti scolastici e di cosa sia effettivamente necessario.
In riferimento all’organico scolastico, apprezziamo la volontà del governo di aumentare la dotazione organica delle scuole , con maggiori docenti possono essere aumentati i gruppi diminuendo la probabilità di contagio.
Nei nostri territori non ci sono particolari criticità eccetto casi sporadici. Gli interventi effettuati per l’adeguamento covid sono però volti ad utilizzare gli spazi più ampi per permettere anche alle classi numerose il dovuto distanziamento; si ritiene comunque importante garantire la presenza della scuola materna, primaria e secondaria inferiore in ogni realtà comunale, anche in presenza di pochi alunni.
Altro tema importante e fondamentale, ha concluso Rosignoli, che non riguarda la scuola ma ne risulta fortemente connesso è il tema dei trasporti, soprattutto nella scuola superiore. Già nel passato i piccoli centri facevano fatica ad avere garantiti i servizi di trasporto pubblico da e verso le scuole e là dove il trasporto pubblico era presente era comunque insufficiente, oggi a questo si aggiunge la necessità del distanziamento imposto dal covid e quindi necessità di maggiori mezzi per trasportare lo stesso numero di alunni. Assicurare, mediante trasporto pubblico, la possibilità di raggiungere tutte le località sedi di scuole secondarie superiori nei propri ambiti territoriali. C’è da sottolineare che la Giunta della Regione Toscana ha stanziato dei fondi pari a 3 milioni di euro proprio per finanziare servizi aggiuntivi straordinari.
Comitato Elena Rosignoli candidata consigliera