"Siena sia un laboratorio per la ripartenza". Proposte dell'Associazione per il rilancio del territorio
SIENA. Da Ares riceviamo e pubblichiamo.
“Siamo ancora frastornati per il risultato che e’ uscito dalle urne il 4 marzo ma non possiamo permetterci di perdere quella lucidità necessaria per organizzare una “ripartenza”.
Se guardiamo ai risultati a Siena e in Toscana è andata bene, i nostri candidati hanno avuto successo e il voto non ha premiato come altrove il M5 Stelle o la coalizione di Centro Destra. Infatti sia il ministro Pier Carlo Padoan sia il viceministro Riccardo Nencini hanno vinto nel nostro collegio e come AreS c’abbiamo “lavorato moltissimo” organizzando anche un’iniziativa pubblica il 2 marzo sui temi dello sviluppo terr.le.
Certamente non possiamo nascondere che lo “tsunami” ha travolto anche noi, non solo psicologicamente, ma anche nell’approccio e nel rapporto profondamente mutato tra le persone e la politica. E’ su questo che dovremmo dopo un’approfondita riflessione “cambiare passo” e cercar di “umanizzare” maggiormente la politica a vantaggio di un rinnovato rapporto con le persone e con le
proprie quotidianità.
Abbiamo uno strumento strordinario per concretizzare questa missione: è la nostra associazione AreS che vive e prolifera proprio in questo spazio aperto IN UN RAPPORTO DI RECIPROCITA’ CON LA POLITICA e con il mondo istituzionale. Non ci sono scorciatoie o tatticismi, dobbiamo ripartire dalle persone e dalle proprie istanze se vogliamo tornare protagonisti nel prossimo futuro e siccome le occasioni ci sono da subito non c’è tempo da perdere.
Abbiamo incalzanti le elezioni amministrative che a mio avviso sono un banco di prova ineludibile per verificare se quel consenso “effimero” conquistato da proposte utopistiche o almeno solo elettoralistiche si consolida o si scioglie come la neve al sole…..
Francamente stiamo verificando il proliferarsi di liste civiche a Siena e si respira una gran voglia di cambiamento mentre all’interno del PD c’e’ ancora troppa litigiosità e solo tra pochi giorni si scioglierà il nodo del candidato a sindaco.
Ma un appello possiamo fare al PD locale e non solo: un dibattito concentrato solo sugli assetti senza parlare dei programmi rappresenterebbe un ulteriore scollegamento tra la base e la classe dirigente.
Mentre alle forze di opposizione di centrodestra ai pentastellati e a tutte le liste civiche diciamo di non arroccarsi e di non coalizzarsi solo sulla voglia di cambiamento in sé, ma di proporre una visione di FUTURO e di incarnare un cambiamento in positivo per un rilancio vero della città e del suo territorio oltre naturalmente del suo tessuto sociale e produttivo.
Noi di AreS nel nostro gruppo a Siena ed in Toscana stiamo lavorando proprio su questo, vorremmo infatti realizzare un’indagine socio economica sul territorio che non funga solo da “termometro” della situazione economico e sociale ma che possa orientare “verso un nuovo modello di svliluppo in terre di Siena”.
Ci stiamo avvalendo della collaborazione del gruppo ISC per la realizzazione di questo progetto che si concretizzera’ nella elaborazione di un’applicazione informatica snella e funzionale con la quale ARES si interfaccerà con i cittadini raccogliendo anche il “sentiment” delle persone e delle imprese.
Vogliamo lanciare alcune idee per il territorio sulle quali “costringere” l’opinione pubblica a dibattere e la futura classe dirigente ad assumere:
1) Valorizzare e potenziare le nostre produzioni di eccellenza sia nei settori del manifatturiero (ad es. polo del camper e chimico farmaceutico) sia nel settore agroalimentare ed enogastronomico sia nei settori trainanti come arte, cultura e turismo.
2) fondare un campus universitario in un rapporto piu’ stringente non solo tra docenti e studenti ma anche tra sapere e produzioni.
3) istituire un vero e proprio polo scientifico nel campo della scienza della vita.
4) rifondare una struttura espositiva permanente per le produzioni agroalimentari e vinicole uscendo dall’impasse e superando la debacle dell’Enoteca Italiana.
5) Creare un ciclodromo al coperto polifunzionale e funzionante 365 giorni all’anno per rispondere al turismo esperenziale del ciclismo in continua crescita.
6) creare una sorta di Silicon valley senese tutta sull’innovazione digitale, ed in service per l’industria 4.0 magari sfruttando aree oggi depresse inutilizzate della periferia senese.
Per realizzare tutto ciò è indispensabile:
a) Colmare il grande gap infrastrutturale storico che abbiamo sia nella viabilità stradale sia in quella ferroviaria.
b) Accorpare i comuni limitrofi a Siena per attestarsi ad un numero di abitanti da grande città (almeno 100.000 abitanti) per poter “reggere” gli asset indispensabili e renderli economicamente sostenibili.
c) Recuperare con la Banca Monte dei Paschi di Siena un rapporto di reciprocità e non di esclusività e contestualmente avviare il dialogo con le altre realtà bancarie attive e vivaci presenti nel nostro territorio.
Sullo sfondo rimane ineludibile l’impegno che tutti quanti dobbiamo mettere per creare lavoro e rigenerare lavoro ai giovani e su questo il nostro impegno rimane e si rinnova per implementare il fondo per l’occupazione e la formazione giovanile istituito da AreS Toscana che si finanzia attraverso iniziative solidaristiche sia dirette che dalla rete (www.buonacausa.org sezione giovani progetto ares)
Con le risorse raccolte realizzeremo in quest’anno l’indagine socio economica impegnando due giovani.
Abbiamo inoltre appena concluso la terza edizione del Corso di Economia Politica che sta dando i suoi frutti non solo formativi ma anche occupazionali.
Il nostro è un lavoro lento e lungo ma con l’entusiasmo che ci contraddistingue e con la speranza che ci anima sempre nelle nostre attività siamo certi che possiamo tornare ad essere protagonisti del nostro futuro”.