SIENA. Qualcuno ha acceso la luce. Oggi è una bella giornata. Insieme con i leccini di Via Pisacane, in sostituzione dei pini abbattuti, sono arrivati in Via Napoli dei promettenti giovani peri. Poche azioni veloci: un trattore ha frantumato, grazie ad una impietosa talpa meccanica, quanto restava del tronco dei grandi pini; un camion ha trasportato un congruo numero di peri; una ruspa opportunamente attrezzata ha facilitato la messa a dimora dei giovani “sostituti”.
Fare programmato, coordinato, efficace. Risposta tarda, ma gradita ad un’esigenza di sicurezza e di verde pubblico. Per quanto avessimo intuito che l’intervento sarebbe stato di tale natura, l’esperienza delle inerzie precedenti ha ingigantito il senso di meraviglia. Chissà come, ci è tornata in mente la scena gioconda della commedia di Checco Zalone “Che bella giornata”, con lui che, per far sorridere Farah, accende e spegne la luce alla nonna, la quale reagisce allo stimolo lavorando una maglia da terminare per il mattino successivo. Stimolo – risposta. Si ottiene il risultato desiderato. Come si fa a non essere soddisfatti, a non apprezzare?
Eppure, trattandosi di cosa amministrativa, un qualche amaro resta in bocca. Gli amministratori si mostrano inaspettatamente capaci di fuoco e fiamme. Tanta efficienza e tutta d’un tratto. Anche se un tratto breve ed importante, da qui al quattro marzo e…a maggio. Insomma, l’interesse elettorale, ancora e sempre lo scopo elettorale. Basta ad annullare la memoria di tante inerzie precedenti? Giova veramente questa sorta di marionetta del consenso? Gli elettori senesi, depauperati al termine di settantacinque anni di governo da parte di un medesimo partito, riconosceranno ancora la fiducia, rinunciando alla propria esperienza?
Qualcuno ha acceso la luce. Il manufatto atteso è stato confezionato.
È una bella giornata.
Oliviero Appolloni (Sena Civitas)