"Prendano un ruolo preciso nella crescita economica"
SIENA. Da Confindustria Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Ormai prossimi alle elezioni politiche si vanno a toccare le corde più sensibili dell’elettorato con una discussione quasi a senso unico: la riduzione dell’imposizione fiscale. E’ questo certamente tema centrale e di grande impatto su imprese e famiglie ma le promesse rischiano di rimanere tali se si continua ad affrontare il problema con quell’enfasi sul lato delle entrate che ha caratterizzato gli interventi visti fino ad oggi. Non si esce infatti dal circolo vizioso del rapporto Debito/PIL se non si interviene sia sul numeratore, e cioè sul lato della riduzione della spesa corrente, che sul denominatore, attraverso politiche industriali che rendano più competitive le imprese. Parte da questa valutazione l’appello di Confindustria Siena ai Candidati del territorio in corsa per il Parlamento, perché facciano proprio il progetto “Confindustria per l’Italia” ed assumano così un impegno preciso verso gli elettori in tema di crescita economica.
“Ormai prossimi alle elezioni politiche si vanno a toccare le corde più sensibili dell’elettorato con una discussione quasi a senso unico: la riduzione dell’imposizione fiscale. E’ questo certamente tema centrale e di grande impatto su imprese e famiglie ma le promesse rischiano di rimanere tali se si continua ad affrontare il problema con quell’enfasi sul lato delle entrate che ha caratterizzato gli interventi visti fino ad oggi. Non si esce infatti dal circolo vizioso del rapporto Debito/PIL se non si interviene sia sul numeratore, e cioè sul lato della riduzione della spesa corrente, che sul denominatore, attraverso politiche industriali che rendano più competitive le imprese. Parte da questa valutazione l’appello di Confindustria Siena ai Candidati del territorio in corsa per il Parlamento, perché facciano proprio il progetto “Confindustria per l’Italia” ed assumano così un impegno preciso verso gli elettori in tema di crescita economica.
Il Progetto prevede un mix di interventi per il rilancio del paese e la creazione di posti di lavoro quali: l’accelerazione del pagamento dei debiti commerciali da parte dello Stato, una forte e progressiva riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, la riduzione dell’Irpef sui redditi più bassi, il sostegno alla ricerca e sviluppo, la riduzione del costo dell’energia. Una somma di azioni di dimensione rilevante, una vera e propria “terapia d’urto” necessaria a contrastare una crisi troppo forte e che insiste da troppo tempo per pensare di affrontarla a piccole dosi.
Il progetto “Confindustria per l’Italia” individua anche dove vanno reperite le necessarie risorse: interventi coordinati di taglio alla spesa pubblica improduttiva ed efficientamento della burocrazia, armonizzazione degli oneri sociali come in quella delle aliquote IVA in ottica UE, riordino e riqualificazione degli incentivi alle imprese. L’intero pacchetto comporterebbe, secondo Confindustria, un tasso di crescita del PIL in cinque anni al 3%, una espansione dell’occupazione vicina ai 1,8 milioni di unità con benefici effetti sulla crescita del reddito medio delle famiglie ed il recupero del peso dell’Industria al 20% del valore aggiunto nazionale. Va però anche ridata attenzione ad altri comparti strategici per il futuro del Paese ed in particolare l’istruzione, la formazione e la ricerca e sviluppo. Un “Progetto” questo – insiste Confindustria Siena – del quale chiediamo ai nostri candidati al Parlamento di farsi portatori anche in termini di declinazione locale del mix di interventi previsti, così da recuperare al territorio le ragioni di una “via propria” allo sviluppo”.