SIENA. Da Parte da noi riceviamo e pubblichiamo.
“Queste settimane di confronto e di dibattito nei luoghi di aggregazione sociale come nei circoli del Partito Democratico sono state delle preziose occasioni di incontro non solo con iscritte e iscritti, elettrici ed elettori ma anche e soprattutto con coloro che non si sono sentiti al centro dell’agenda politica del Partito in cui militiamo, che hanno avvertito che quella del PD non fosse più la “casa comune” in cui abitare.
Al fianco di Elly Schlein abbiamo iniziato a ricucire una comunità, abbiamo iniziato a percorrere un cammino differente. Al fianco di Elly Schlein abbiamo toccato con mano la voglia di cambiamento radicale che c’è dentro e fuori il Partito Democratico.
Un cambiamento che – evidentemente – si pratica e non si annuncia.
Un cambiamento che passa attraverso una rigenerazione nelle idee, nel linguaggio, nei metodi.
Un cambiamento che passa attraverso il coraggio e l’orgoglio: il coraggio e l’ orgoglio di riaffermare – con forza – i temi che una sinistra moderna deve mettere al centro della propria pratica politica.
Il Partito Democratico che puntiamo a costruire con Elly Schlein è un Partito che parla ad alta voce di redistribuzione, di uguaglianza sostanziale, di un lavoro che assicuri un’esistenza dignitosa e libera per tutte e tutti. Sono valori fondativi della nostra Repubblica, sanciti solennemente nella nostra Costituzione nata dall’antifascismo.
E’ un Partito che deve contrastare con vigore le disuguaglianze sociali e territoriali, che si batte per una sanità pubblica, universale e capillare sui territori, rigettando il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata che queste differenze andrebbe ad acuire.
Il Partito Democratico che abbiamo in mente e che puntiamo a rendere realtà è un Partito che tiene insieme diritti sociali e diritti civili, perché non ci può essere una gerarchia tra diritti, o peggio una contrapposizione tra essi. E’ un Partito che mentre si batte per garantire un salario minimo ribadisce la necessità di compiere scelte coraggiose che sono già realtà negli altri Paesi europei in tema di matrimonio egualitario, lotta all’omolesbobitransfobia, cittadinanza e immigrazione.
Perché i diritti o sono di tutte e tutti oppure diventano privilegi.
Il Partito Democratico che abbiamo in mente deve avere la forza di guidare la transizione ecologica del Paese, ricordando che giustizia sociale e giustizia ambientale sono tra loro fortemente connesse dal momento che già oggi sono le fasce più povere della popolazione a pagare il prezzo del cambiamento climatico e di una mancata seria azione a tutela dell’ambiente, come le piazze piene di tante e tanti giovani chiedono da anni.
Il Partito che abbiamo in mente è un Partito rigenerato dall’apporto e dal contributo di tante e tanti giovani e donne che già nel nostro territorio si impegnano senza riserve e con generosità.
E’ un Partito capace di essere credibile, di offrire una speranza al nostro Paese e alla nostra Regione. Un Partito capace di interpretare una sentire collettivo, in grado di dare nuova speranza a tutte e tutti.
Quella stessa speranza che in queste settimane abbiamo sperimentato al fianco di Elly Schlein ed Emiliano Fossi e della quale speriamo che domani tante e tanti diventino costruttori insieme a noi ai seggi elettorali, partecipando ad uno straordinario momento di democrazia come le Primarie.
Perché se ci sono mille ragioni per smettere di credere, ce n’è una in più per impegnarsi a scrivere pagine nuove e percorrere nuove strade.
Con Elly Schlein ed Emiliano Fossi, per una nuova speranza in Italia e in Toscana”.
