I Comuni vicini non ce l'hanno: i turisti dormiranno altrove
SIENA. Da Alleanza per l’Italia di Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Le decisione annunciata dal sindaco di Siena di imporre un balzello ai turisti in visita alla nostra città, è un grave danno per Siena. Nel generale quadro di crisi delle nostre risorse economiche (Ateneo in bolletta, Fondazione MPS senza quattrini, etc.), il turismo è finora rimasto l’unica “industria” vitale e prospera della città. Un’amministrazione saggia e lucida dovrebbe puntare a incentivarla e potenziarla. Il Comune di Siena decide invece di penalizzarla con una tassa che colpisce il fatto stesso di soggiornare da noi. Dal Comune dicono “è’ giusto che i turisti paghino per il consumo del territorio”. Come se il turista non pagasse l’albergo dove dorme, il bar o il ristorante dove mangia, gli oggetti che acquista, il biglietto dei musei e delle mostre che va a visitare… Si dice che la tassa sarà minima, ma fosse anche di un solo euro ecco che per un tour di settanta persone che dorma a Siena per un paio di notti, viene fuori un esborso di € 140,00! Ma dubitiamo che la tassa possa essere così bassa.
Come qualcuno ha già fatto notare, inoltre, molti comuni della provincia e delle province vicine non pensano affatto di introdurre questa imposta. Ecco dunque che sarà per tutti più conveniente pernottare non a Siena, ma nei dintorni. Ma non volevamo disincentivare i turismo mordi e fuggi, e portare più a lungo la gente a Siena? Evidentemente stiamo marciando nella direzione opposta.
Non è ammazzando l’unica azienda che ci resta, che si possono contenere i costi dei servizi dei cittadini; così rischiamo solo di ritrovarci con qualche decina di disoccupati in più. Le risorse troviamole tagliando le decine di partecipate del comune, veri e propri stipendifici per i clientes del potere locale”.