I "piccoli" pagano l'abolizione mancata di enti inutili
A favore dell’abolizione si erano invece schierati l’IDV e le forze del Terzo Polo, API, FLI e UDC. Questa riforma, eliminando costosissimi enti che da decenni, cioè dalla costituzione delle Regioni, sono rimasti privi di un reale ruolo, avrebbe consentito di realizzare enormi risparmi di spesa pubblica, tali da evitare i nuovi sacrifici che invece la manovra finanziaria del governo si appresta a gettare sulle spalle di pensionati, piccoli risparmiatori e imprese. In questi giorni anche organi di stampa, leader politici e singole personalità che fanno riferimento al centrodestra o al PD, stanno esprimendo la propria condanna verso il comportamento di questi partiti che, tradendo un impegno assunto con il proprio elettorato, hanno preferito salvaguardare i propri interessi di “casta” e di clientele periferiche piuttosto che l’interesse del Paese.
Questo episodio conferma quanto pesi negativamente lo pseudo-bipolarismo oggi esistente nel nostro sistema politico, che in realtà è un monolitismo formato dagli interessi dei partiti dominanti, che sono eguali e omogenei. Anche in questa luce risalta come positiva e importante l’iniziativa referendaria avvia dal senatore Passigli per abolire l’attuale legge elettorale, restituendo ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti e reintroducendo nella politica italiana quel pluralismo e quella dialettica democratica da tempo mortificate.
Fausto Tanzarella Coordinatore prov. le Alleanza per l’Italia