CHIANCIANO TERME. "Sembro bonaccione ma sono uno tosto". Si è presentato con serenità e decisione alla stampa l'onorevole Antonio Guidi, dopo aver, solo qualche giorno fa, sciolto le riserve sulla sua candidatura a sindaco di Chianciano Terme.
Una lista civica lo sosterrà, non una lista con il simbolo del PdL.
Una decisione presa dallo stesso Guidi che l'ha spiegata: "Potevamo cavalcare l'onda del successo del Governo ma volevamo dare un segnale di apertura al nuovo, pur essendo forti. La vera forza non vuol dire "fatti più in là che ci sono io", la vera forza vuol dire restare aperti pur rischiando a causa della complessità che ne deriva".
Le novità – e le idee – Guidi le snocciola un poco per volta, lasciandole cadere senza toni enfatici, quasi per caso. Proprio come si lascia sfuggire che il Ministro Rotondi ha accettato la proposta di mettersi a capo della lista che lo sosterrà. "Questo deve essere letto come un chiaro segnale che l'attenzione del Governo è impegnata nello sforzo di cambiare le cose a Chianciano".
Guidi precisa anche che la sua sarà una squadra di "persone di Chianciano" dall'alto profilo tecnico, ovvero in grado di intervenire sulla crisi della stazione termale con professionalità e precisione chirurgica.
Lui stesso si annovera tra i "tecnici": per la sua ormai pluridecennale frequentazione di Chianciano e per l'attenzione "quasi asfissiante per il termalismo".
"Io, per conservare quel poco di salute che mi concede la disabilità ho fatto tanta prevenzione e questa mi ha spesso portato a Chianciano. Sono stato un utente soddisfatto del termalismo".
Ed è sul termalismo che batte il candidato sindaco quanto parla della crisi di Chianciano. Due – principalmente – le note dolenti dell'attuale situazione. La prima riguarda le strutture ed il sistema termale chiancianese che sono "vecchi", rimasti indietro al punto da non attrarre i giovani, vera risorsa per il settore "benessere". La seconda riguarda la scarsa o nulla rete tessuta tra le terme ed il territorio circostante. "Questo è un territorio unico al mondo – ribadisce Guidi – per le sue caratteristiche, per il cibo, per il vino, per l'arte. Occorre fare sistema".
Fare sistema e migliorare la comunicazione. Snocciolando i suoi incarichi politici, l'onorevole Guidi spiega la sua esperienza con la comunicazione. E passa subito ai fatti, facendo capire che l'impegno di candidato lo ha preso molto sul serio: "Chianciano non ha saputo comunicare se stessa. Ho contattato in questi giorni delle agenzie di comunicazione che gratuitamente si metteranno a disposizione della città affinchè sia garantita almeno una uscita al mese sui giornali. Non si vuole l'immagine di una città che si lamenta e piage ma di una città che mostra la sua nuova immagine".
"Ci vuole coraggio per invertire la rotta" dice Guidi parlando della crisi ma sottintendendo anche la situazione politica ed amministrativa della stazione termale, da sessant'anni sotto la guida del centrosinistra.
"Dalle varie amministrazioni che si sono succedute a Chianciano – affonda il candidato sindaco mostrando di essere già pronto alla dura campagna elettorale che lo attende e che lo pone contro Gabriella Ferranti (Pd) – i chiancianesi hanno avuto troppo poco. Quando c'è la certezza della riconferma si sviluppa una tragica malattia. La mancanza di una democrazia dell'alternanza ha tolto smalto ed inventiva a chi governa". Non ci sono cattivi, il buono è ovunque, precisa Guidi, ma il meccanismo della "intoccabilità produce sempre un male oscuro".
Forte dell'aria di nuovo che si porta dietro il presidente dell'Istituto Italiano di medicina sociale racconta di aver avuto un confronto con se stesso per comprendere se realmente poteva essere utile a Chianciano. Il suo confronto è proseguito con gli esponenti del Governo che lo hanno incoraggiato a prendere questa strada.
"Non ho bisogno di immagine o di potere – dice Guidi – perchè sono tutte cose che ho già. Mi piacciono le cose belle e sono portato verso le cose non facili". Due ragioni che vanno esattamente nella direzione del "fare a Chianciano".
"Certo ci sono troppi alberghi – prosegue con la naturalezza delle sue "novità" – e ci sarà da trovare una nuova mission per queste strutture. Ma, essendo piuttosto preparato nel settore di riabilitazione, ho contattato delle holding della riabilitazione per realizzare, per esempio, strutture riabilitative per bambini".
L'infanzia ritorna quando, sempre parlando della sua ricetta sul rilancio delle terme, Guidi espone un'altra "novità". "Le sindromi da inquinamento ambientale, sempre più frequenti nei bambini sono uno dei disagi più importanti del nostro secolo. Si potrebbe, per esempio, dedicare una parte delle terme all'infanzia".
Tutto questo per far capire dalle prime battute che non sarà un candidato di facciata. E il resto al prossimo incontro.
Antonio Guidi ha le idee chiare. "Posso essere utile a Chianciano"
di R. Zelia Ruscitto