Il candidato nella lista di Per Corradi sindaco ribadisce quanto affermato giorni fa dal suo capolista
SIENA. Quanto detto da Claudio Martelli circa il sistema a partito unico ha suscitato diverse reazioni in città. Qualcuno c’ha riso sopra. Altri, forse sentendosi chiamati in causa, se la sono presa, e hanno detto: “Come osa Martelli dire certe cose? Così offende i Senesi!”. E’ un vecchio clichè già visto. Nei sistemi inertemente democratici, allorquando, cioè, si è persa l’abitudine al dibattito e al confronto politico, accade che se il tuo pensiero “stecca” fuori dal coro, immediatamente diventi un “impuro”, un pazzo o un delinquente. Insomma un eretico, condannato alla morte civile. Sarai additato come fuorilegge, per scrediatre quello che dici e non farti ascoltare dalla gente, che, anzi, per non essere a sua volta punita, perchè in accordo con te, sarà pronta ad abbandonarti e salire sul carro dei potenti.
Tuttavia questa volta le cose stanno diversamente, perchè quanto esposto da Martelli è il risultato di un lungo ascolto effettuato tra i cittadini, che, a più riprese, gli hanno espresso le difficoltà incontrate nelle diverse attività quotidiane se non si è “allineati” e “organici” al sistema.
Dunque la domanda da porsi è: è legittimo in questa città farsi portatore di opinioni di molti cittadini senesi, che pur condividendo quanto detto da Martelli, hanno paura ad esporsi?
Cosa c’è di offensivo nel comportamento di chi, pur legato a Siena ma nato a Milano, si mette in ascolto dei cittadini della città per la quale mette a disposizione la sua grande esperienza politica e si fa portavoce delle esperienze che gli sono state raccontate?
Non si deve rispetto -se non altro- a chi si fa interprete della voce dei cittadini (almeno di una parte) pur sapendo bene di attirarsi critiche aspre da parte di chi predilige sistemi democratici inanimati e privi di contraddittorio?
“Oportet ut scandala eveniant”. Talvolta c’è bisogno che i problemi scandalosi siano raccontati. Sopratutto se vengono dalla voce dei cittadini.
Del resto: vox populi, vox dei. La voce del popolo è voce suprema. Questa è la democrazia. Questo vuol dire “sovranità del popolo”. E ci dispiace se qualcuno si offende quando qualcuno glielo ricorda. Sopratutto se si chiama Martelli, una voce che sa farsi ascoltare.
Massimiliano Angelini (candidato al Consiglio Comunale per la lista Per Corradi Sindaco)