Fabbrini: “Un atto che non ha alcuna giustificazione”
SIENA. In merito agli articoli di stampa relativi all’Assemblea ordinaria di Sei Toscana nel corso della quale la maggioranza dei soci ha approvato, su richiesta del Cda, una delibera per l’aumento dei compensi degli amministratori dell’ente gestore unico per le tre province di Siena, Arezzo e Grosseto, Sienambiente precisa che, in tale seduta, ha espresso voto contrario manifestando agli azionisti presenti una forte opposizione rispetto all’atto proposto.
Secondo il presidente di Sienambiente, Alessandro Fabbrini, è stato un atto immotivato e ingiustificabile. «E’ stata una decisione che non condividiamo perché in questo particolare frangente, stante il commissariamento, riteniamo insensato incrementare i compensi degli amministratori – ha dichiarato Fabbrini – Non vi era alcuna giustificazione formale e sostanziale per approvare gli aumenti e per tale ragione abbiamo votato contro la proposta. Quanto avvenuto in Assemblea è un brutto segnale nei confronti dei cittadini e di una parte importante dei soci stessi».
Nelle linee guida che i commissari hanno redatto per poter gestire la società nell’attuale fase di commissariamento, è stata infatti voluta e definita “la sterilizzazione dei poteri e delle funzioni dell’amministrazione delegato”, ovvero una drastica limitazione nelle ordinarie attività aziendali del Consiglio di amministrazione. Perciò, secondo Sienambiente, fintanto che la società sarà commissariata, l’adeguamento dei compensi risulta a tutti gli effetti incoerente e contraddittorio rispetto a quanto previsto. Nel corso della seduta, i soci a maggioranza hanno comunque deliberato a favore del provvedimento di aumento dei compensi dell’amministratore delegato e dei consiglieri di amministrazione. Sienambiente auspica, quindi, che il Cda di Sei Toscana non dia seguito a tale delibera.