SIENA. Cresce il numero delle banche che aderisce all'avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio con l'obiettivo di dare respiro finanziario alle imprese aventi adeguate prospettive economiche e in grado di provare la continuità aziendale.
Negli due ultimi giorni – secondo i dati dell'Abi – hanno aderito anche la Banca Monte dei Paschi di Siena (anche in nome e per conto delle banche e degli intermediari finanziari vigilati dal gruppo), la Cassa di Risparmio di Savona, la CR di Carrara e la Banca Interregionale. Dall'inizio della settimana hanno aderito anche il Banco popolare, il Banco di Napoli, la Banca Popolare di Novara, la Banca Popolare di Lucca e il Banco di Sicilia.
Negli due ultimi giorni – secondo i dati dell'Abi – hanno aderito anche la Banca Monte dei Paschi di Siena (anche in nome e per conto delle banche e degli intermediari finanziari vigilati dal gruppo), la Cassa di Risparmio di Savona, la CR di Carrara e la Banca Interregionale. Dall'inizio della settimana hanno aderito anche il Banco popolare, il Banco di Napoli, la Banca Popolare di Novara, la Banca Popolare di Lucca e il Banco di Sicilia.
Per il gruppo senese l’adesione riguarda – oltre a Banca Monte dei Paschi di Siena – Banca Antonveneta, Biverbanca, Mps Capital Services Banca per le imprese, Mps Leasing & Factoring e conferma l’impegno già assunto dal Gruppo Montepaschi nei mesi scorsi per sostenere oltre 60mila aziende proprie clienti con circa un milione di lavoratori, aiutando le stesse a fronteggiare il difficile scenario economico.
Il Gruppo Montepaschi, infatti, aveva promosso a giugno sei misure concrete anticrisi, che rimangono in vigore anche dopo l’adesione all’accordo. In particolare: Tim out – che ha introdotto la possibilità di una moratoria sul pagamento delle rate di mutuo per 12 mesi –, i prestiti partecipativi di nuova generazione Investo plus ed Insieme plus – che hanno anticipato le misure a sostegno del rafforzamento patrimoniale delle PMI italiane – e le misure Forza 5, Forza 3 e Made in Italy, comprendenti bonus ed agevolazioni per le imprese esportatrici e per quelle che s’impegnano a mantenere intatta la propria forza lavoro.