Impedire l'azzeramento di 20mila quote-soci dovute all'illlecito commissariamento
SPOLETO. Il Banco di Desio, al quale Bankitalia ha offerto in dote il Banco Popolare di Spoleto (BPS), ha convocato l’assemblea straordinaria dei soci per il 30 marzo 2015, per approvare l’aumento di capitale della Banca Popolare di Spoleto, con la finalità di azzerare la partecipazione di 20.000 vecchi soci nell’Istituto di Credito. Peccato che il Consiglio di Stato, con due distinte sentenze (l’ultima del 26 febbraio 2015), abbia annullato il commissariamento della Banca d’Italia del BPS disposta l’8 febbraio 2013, non firmata dal Governatore Ignazio Visco o dal numero due Salvatore Rossi, ma dal vicedirettore generale, rendendo così nulli tutti gli atti assunti dai commissari, compresa la scelta di offrire una banca ben radicata sul territorio, in pasto al Banco di Desio e della Brianza.
Dirigenti e legali Adusbef (dott. Mauro Novelli, avv. Lucio Golino, ed il penalista Valter Biscotti) parteciperanno all’assemblea il prossimo lunedi 30 marzo 2015, per tentare di impedire l’operazione di aumento di capitale decisa da Banco di Desio, che potrebbe configurare effetti giuridici illegittimi alla luce della sentenza del Consiglio di Stato, con la finalità di ripercuotersi negativamente sui 20.000 soci della ex controllante Spoleto Credito & Servizi.
Nei prossimi giorni saranno depositate circostanziate denunce penali contro il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, il ministero dell’Economia ed i commissari Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro, Nicola Stabile, Silvano Corbella, Giovanni Domenichini e Giuliana Scognamiglio, che hanno ridotto a zero il sudato investimento dei 20.000 soci della Banca Popolare di Spoleto, con doverose citazioni in sede Civile, per il risarcimento di tutti i danni materiali e morali, subiti da 20.000 soci.
Elio Lannutti (presidente Adusbef)