Pietraserena aveva chiesto chiarezza. In tempi non sospetti
SIENA, Dall’Associazione Pietra Serena riceviamo e pubblichiamo.
“Nel gennaio 2006, Pietraserena uscì con un documento (reperibile sul nostro sito www.pietraserena.wordpress.com al link Aeroporto), in cui criticava la gestione dell’aeroporto e, come sempre, avanzava alcune proposte per stimolare la chiarezza sul futuro dello scalo: o equi investimenti per la sua funzionalità, o la sua chiusura.
A distanza di quasi sette anni sembra essersi concretizzata quest’ultima soluzione, che aldilà di come si possa pensare sulla presenza o sulla dimensione dell’aeroporto, rappresenta l’ennesima offesa nei confronti del territorio. Infatti oltre a vedere sparire un’altra struttura storica, dobbiamo registrare un ulteriore spreco di oltre una decina di milioni di Euro di soldi pubblici, gettati per sanare i bilanci degli ultimi anni in forte perdita; spreco che oggi ha urgente bisogno di spiegazioni e di una precisa individuazione delle responsabilità.
Vogliamo evidenziare il fatto che se per Ampugnano si fosse agito con prudenza e coscienza, si fosse stati attenti al bene comune e si fosse proceduto con un serio e sobrio piano di sviluppo, adeguato al territorio, oggi forse sarebbe potuto essere attivo uno scalo funzionale al turismo, al soccorso aereo, ai trapianti d’organo, all’aeroclub, uno scalo che avrebbe potuto garantire servizi ed occupazione, con il consenso di tutti, anche di chi come noi, ha fatto parte del “Comitato contro l’Ampliamento di Ampugnano”; Comitato giustamente nato per contrastare la presunzione e l’incapacità del gruppetto di potere che, per ossequiare come sempre il potente di turno e assecondarne i capricci e la megalomania, ha sostenuto l’assurda e inattuabile richiesta di un “hub” internazionale in un contesto naturale estremamente delicato.
La vicenda di Ampugnano è l’ennesimo disastro del fallimentare e trasversale “Sistema Siena”, riferibile a partiti ormai alla deriva anche in campo nazionale, che in pochi anni ha portato al dissesto la Città e tutte le sue Istituzioni, con comportamenti arroganti e dilettantistici, se non civilmente e penalmente perseguibili come sembrerebbe apparire dalle tante vicende giudiziarie in corso.
Chi ha amministrato la Città in questi ultimi 15-20 anni è riuscito a distruggere tutto ciò che aveva trovato, senza costruire niente, abbassando nel contempo il livello civico e creando una vera e propria crisi della democrazia partecipata; l’Aeroporto è l’ultimo di una serie infinita di impegni traditi, di inganni ai cittadini e di indecorosi fallimenti, che vanno dal MPS alla Fondazione, dall’Università all’Ospedale, dal S.Maria della Scala a tutta una serie di altri Enti, in campo sia economico che sociale.Pensiamo che i Cittadini, ormai consapevoli di quanto accaduto e delle precise responsabilità di questi fallimenti, siano finalmente convinti della necessità di una decisa pulizia e di un completo rinnovamento della classe politica locale; operazione perseguibile solo attraverso una rinnovata coscienza civica convogliata in un Movimento di Cittadini, completamente slegato dalle logiche dei partiti, sempre dipendenti da interessi nazionali e-o particolari, e da chi ha partecipato, a qualsiasi titolo, al fallito e trasversale “Sistema Siena”.
“Nel gennaio 2006, Pietraserena uscì con un documento (reperibile sul nostro sito www.pietraserena.wordpress.com al link Aeroporto), in cui criticava la gestione dell’aeroporto e, come sempre, avanzava alcune proposte per stimolare la chiarezza sul futuro dello scalo: o equi investimenti per la sua funzionalità, o la sua chiusura.
A distanza di quasi sette anni sembra essersi concretizzata quest’ultima soluzione, che aldilà di come si possa pensare sulla presenza o sulla dimensione dell’aeroporto, rappresenta l’ennesima offesa nei confronti del territorio. Infatti oltre a vedere sparire un’altra struttura storica, dobbiamo registrare un ulteriore spreco di oltre una decina di milioni di Euro di soldi pubblici, gettati per sanare i bilanci degli ultimi anni in forte perdita; spreco che oggi ha urgente bisogno di spiegazioni e di una precisa individuazione delle responsabilità.
Vogliamo evidenziare il fatto che se per Ampugnano si fosse agito con prudenza e coscienza, si fosse stati attenti al bene comune e si fosse proceduto con un serio e sobrio piano di sviluppo, adeguato al territorio, oggi forse sarebbe potuto essere attivo uno scalo funzionale al turismo, al soccorso aereo, ai trapianti d’organo, all’aeroclub, uno scalo che avrebbe potuto garantire servizi ed occupazione, con il consenso di tutti, anche di chi come noi, ha fatto parte del “Comitato contro l’Ampliamento di Ampugnano”; Comitato giustamente nato per contrastare la presunzione e l’incapacità del gruppetto di potere che, per ossequiare come sempre il potente di turno e assecondarne i capricci e la megalomania, ha sostenuto l’assurda e inattuabile richiesta di un “hub” internazionale in un contesto naturale estremamente delicato.
La vicenda di Ampugnano è l’ennesimo disastro del fallimentare e trasversale “Sistema Siena”, riferibile a partiti ormai alla deriva anche in campo nazionale, che in pochi anni ha portato al dissesto la Città e tutte le sue Istituzioni, con comportamenti arroganti e dilettantistici, se non civilmente e penalmente perseguibili come sembrerebbe apparire dalle tante vicende giudiziarie in corso.
Chi ha amministrato la Città in questi ultimi 15-20 anni è riuscito a distruggere tutto ciò che aveva trovato, senza costruire niente, abbassando nel contempo il livello civico e creando una vera e propria crisi della democrazia partecipata; l’Aeroporto è l’ultimo di una serie infinita di impegni traditi, di inganni ai cittadini e di indecorosi fallimenti, che vanno dal MPS alla Fondazione, dall’Università all’Ospedale, dal S.Maria della Scala a tutta una serie di altri Enti, in campo sia economico che sociale.Pensiamo che i Cittadini, ormai consapevoli di quanto accaduto e delle precise responsabilità di questi fallimenti, siano finalmente convinti della necessità di una decisa pulizia e di un completo rinnovamento della classe politica locale; operazione perseguibile solo attraverso una rinnovata coscienza civica convogliata in un Movimento di Cittadini, completamente slegato dalle logiche dei partiti, sempre dipendenti da interessi nazionali e-o particolari, e da chi ha partecipato, a qualsiasi titolo, al fallito e trasversale “Sistema Siena”.