Consiglieri d'opposizione e sindaco provano gli stessi sentimenti
SIENA. Nelle dichiarazioni successive al Consiglio comunale del 10 giugno il sindaco ha esternato amarezza e delusione ed ha fatto appello al senso di responsabilità.
I primi due sentimenti sono analoghi ai nostri che per un anno abbiamo coltivato l’illusione che le ripetute dichiarazioni di buoni propositi del primo cittadino potessero trovare conferma nei fatti.
Proprio il senso di responsabilità che ci contraddistingue ha imposto una scelta dolorosa, ma convinta, nell’ultimo Consiglio comunale. E’ lo stesso senso di responsabilità che ci porta a guardare al bene di Siena ed alle sue prossime sfide, su tutte la candidatura a Capitale della Cultura europea.
Per storia, tradizioni e cultura, la nostra città non può perdere questa importante occasione, tanto più che le energie messe in campo sono tali da non poter giustificare un insuccesso.
Responsabilità e coerenza esigono, tuttavia, che tutto venga fatto con trasparenza ed alla luce del sole, poiché solo così la città può essere messa nelle condizioni di sentirsi realmente coinvolta nel raggiungimento di un traguardo importante.
Gli stessi principi permeano la nostra idea sul futuro della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Siamo convinti della necessità di aprire un confronto serio e costruttivo ed è per questo che ci aspettiamo che il prossimo presidente della Fondazione apra i cassetti, attui tutte le iniziative di propria competenza per rendere trasparente la gestione passata e presente dell’istituzione ed utilizzi il patrimonio residuo per pochi e condivisi progetti di interesse strategico per la città.
Ci auguriamo che su questi presupposti si possa aprire un responsabile confronto con il primo cittadino poiché l’autarchia istituzionale della maggioranza, specialmente dopo l’appello alla coesione fatto dal Sindaco tempo fa, rappresenterebbe un disvalore incomprensibile non solo per noi, ma per la città ed una collettività internazionale che guarda con sospetto una gestione non trasparente e non condivisa.
Massimo Bianchini, Andrea Corsi, Luciano Cortonesi, Marco Falorni, Giuseppe Giordano, Eugenio Neri, Pietro Staderini