Su 30 Comuni chiamati al voto oltre 40 rappresentanze staccate dai partiti tradizionali
POGGIBONSI. Alla prossima tornata elettorale di maggio, in programma per il rinnovo delle amministrazioni comunali, pare scoppiata, sempre con maggior enfasi, la nascita della “liste civiche” quasi fosse un fenomeno di moda, al punto che su 30 comuni chiamati al voto in Toscana, ci sono oltre 40 liste che si definiscono tali.
Ovviamente questo fenomeno è una ulteriore dimostrazione di disaffezione verso quella politica fatta dai partiti, che oltre ad allontanare i cittadini, contagia e imbarazza anche coloro che si prestano a mettere la propria faccia a fianco ai simboli tradizionali.
Sarà forse, perchè ai giorni d’oggi, rappresentare un partito e i suoi ideali, a patto che questi siano ancora importanti, è diventato davvero difficile, senza dubbio imbarazzante e poco credibile, sopratutto alla luce del sussegursi scandalistico che travolge queste formazioni una dietro l’altra.
E allora cosa di più semplice che tentare il riciclaggio o il rinnovo di casacca indossando una nuova immagine attraverso una lista civica? Proprio In queste settimane più volte siamo stati contattati e tirati in ballo in merito alle elezioni comunali e da più parti si è cercato di chiedere ed ottenere un riconoscimento civico direttamente alla nostra Federazione Civica, che ormai da tempo ha avviato, proprio in Toscana, un percorso di collaborazione con tutte quelle realtà concretamente civiche e riconosciute anche nelle istituzioni.
Fermo restando che nessuno, ne tantomeno noi possiamo avere l’arroganza e la presunzione di legittimare e benedire presunte liste civiche come “vere e pure”, perchè tale compito spetta solo ai cittadini|elettori, teniamo a precisare, che la nostra Federazione Civica ha avviato il proprio cammino basato su un sano e concreto civismo distante dalle logiche dei partiti e regolato da un puntuale decalogo civico, che resta elemento fondante per ricevere una attestazione di “certificazione civica”.
Noi dal canto nostro provvederemo a sostenere chi come lista e come persona ha fatto un percorso condiviso e partecipato, riconoscendo nel decalogo civico, gli elementi fondanti per certificare una veridicità ben definita, diversamente chi resta fuori da una idealistica concertazione, rischia oggettivamente l’individualismo locale, con una conseguente fragilità operativa.
Di sicuro possiamo dire che la Federazione Civica non riconosce coloro che spinti da ambizioni personali o alla ricerca di un riciclaggio poltico, si scoprono solo oggi vicino e sensibili al mondo del civismo.