"Il SMS ha bisogno di un progetto di ampio respiro
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SIENA. “L’intervento straordinario della Regione deliberato oggi darà una boccata d’ossigeno al Santa Maria della Scala. E’ un’ottima notizia per i dipendenti della struttura; ma soprattutto lo è per la città che rischiava di perdere uno dei suoi gioielli. E spero che nessuno dei protagonisti di questo disastro annunciato da molti mesi voglia appuntarsi medaglie che non merita; o peggio non scarichi le colpe sui soliti dissidenti”. Con queste parole, l’ex-presidente del Consiglio comunale Alessandro Piccini ha commentato lo stanziamento straordinario deciso stasera dalla Giunta regionale a favore del complesso museale senese.
“Il governatore Rossi ha supplito alle mancanze e all’incapacità della Giunta Ceccuzzi di affrontare un problema di cui era a conoscenza fin dall’inizio del suo mandato; ma che ha preferito dare la priorità ad altre questioni, confidando che la costituzione della Fondazione museale avrebbe risolto i problemi del Santa Maria, attingendo – come al solito – alle risorse del Monte dei Paschi. Ma l’intervento straordinario della Regione non basta – conclude Piccini -. Ne è consapevole lo stesso governo toscano che – per bocca dell’assessore Scaletti – ha dichiarato che non si può intervenire solo sull’emergenza e che ‘occorre pensare a un cambiamento del modello di gestione che impedisca il ripetersi di casi come questi’. È quella visione gestionale prospettica che è mancata al nostro complesso museale; che è la principale risorsa da cui può ripartire il rilancio di Siena e che, per questo, dovrà essere uno dei temi caldi della prossima campagna elettorale amministrativa.
“Il governatore Rossi ha supplito alle mancanze e all’incapacità della Giunta Ceccuzzi di affrontare un problema di cui era a conoscenza fin dall’inizio del suo mandato; ma che ha preferito dare la priorità ad altre questioni, confidando che la costituzione della Fondazione museale avrebbe risolto i problemi del Santa Maria, attingendo – come al solito – alle risorse del Monte dei Paschi. Ma l’intervento straordinario della Regione non basta – conclude Piccini -. Ne è consapevole lo stesso governo toscano che – per bocca dell’assessore Scaletti – ha dichiarato che non si può intervenire solo sull’emergenza e che ‘occorre pensare a un cambiamento del modello di gestione che impedisca il ripetersi di casi come questi’. È quella visione gestionale prospettica che è mancata al nostro complesso museale; che è la principale risorsa da cui può ripartire il rilancio di Siena e che, per questo, dovrà essere uno dei temi caldi della prossima campagna elettorale amministrativa.