SIENA. Da Fisascat Cisl riceviamoe pubblichiamo.
"Il comunicato apparso sulla stampa nei giorni scorsi, inerente la richiesta di riconoscimento dello stato di crisi da parte degli alberghi di Chianciano, pone un problema non più eludibile. Sono ormai anni che si conosce le difficoltà della cittadina termale e si dibatte sugli interventi necessari per assicurare un futuro lavorativo alla cittadina termale.
La novità è che dalla primavera scorsa l’associazione degli Albergatori di Chianciano, visto anche l’ulteriore perdita di clientela dovuta alla crisi e la ormai irreversibile situazione economica di molte strutture, ha deciso di affrontare di petto la situazione, invocando il sostegno e la condivisione di un percorso, che riconoscesse alla cittadina termale i sostegni normativi per affrontare una crisi, che altrimenti risulterebbe irreversibile.
Da parte della Fisascat-Cisl, la richiesta appare non solo legittima ma un atto dovuto, a fronte della realtà evidente a tutti gli operatori come per altro dovrebbe esserlo per le istituzioni. Appare pertanto almeno singolare che la richiesta non abbia trovato risposte, se non alcuni incontri effettuati da parte del Comune di Chianciano, ma di cui ad oggi non si conosce l’esito né l’eventuale posizione dell’istituzione cittadina al riguardo.
La Fisascat, ritenendo che nel corso del 2010 la crisi occupazionale con la riduzione delle giornate e del numero degli occupati non permette più né tatticismi né rinvii in attesa di tempi migliori, chiede alle istituzioni di affrontare il problema Chianciano con l’attenzione e la decisione dimostrata in altre vicende che purtroppo negli ultimi mesi hanno toccato la nostra provincia".
"Il comunicato apparso sulla stampa nei giorni scorsi, inerente la richiesta di riconoscimento dello stato di crisi da parte degli alberghi di Chianciano, pone un problema non più eludibile. Sono ormai anni che si conosce le difficoltà della cittadina termale e si dibatte sugli interventi necessari per assicurare un futuro lavorativo alla cittadina termale.
La novità è che dalla primavera scorsa l’associazione degli Albergatori di Chianciano, visto anche l’ulteriore perdita di clientela dovuta alla crisi e la ormai irreversibile situazione economica di molte strutture, ha deciso di affrontare di petto la situazione, invocando il sostegno e la condivisione di un percorso, che riconoscesse alla cittadina termale i sostegni normativi per affrontare una crisi, che altrimenti risulterebbe irreversibile.
Da parte della Fisascat-Cisl, la richiesta appare non solo legittima ma un atto dovuto, a fronte della realtà evidente a tutti gli operatori come per altro dovrebbe esserlo per le istituzioni. Appare pertanto almeno singolare che la richiesta non abbia trovato risposte, se non alcuni incontri effettuati da parte del Comune di Chianciano, ma di cui ad oggi non si conosce l’esito né l’eventuale posizione dell’istituzione cittadina al riguardo.
La Fisascat, ritenendo che nel corso del 2010 la crisi occupazionale con la riduzione delle giornate e del numero degli occupati non permette più né tatticismi né rinvii in attesa di tempi migliori, chiede alle istituzioni di affrontare il problema Chianciano con l’attenzione e la decisione dimostrata in altre vicende che purtroppo negli ultimi mesi hanno toccato la nostra provincia".