Secondo il Financial Times la UE sta aprendo una procedura per infrazione
LONDRA. Il Financial Times riporta un’anticipazione che potrebbe dare un (nuovo) un brutto colpo alle banche italiane: la Commissione sta valutando se iniziare una procedura di infrazione per aiuti di Stato contro i Paesi del Sud Europa, tra cui l’Italia, che hanno concesso facilitazioni fiscali agli istituti di credito per rispettare i requisiti richiesti da Basilea III. Secondo il quotidiano inglese l’indagine si concentra sui tax asset, i crediti di imposta sulle imposte anticipate iscritte in bilancio, Dta, considerati come attivi nella componente primaria del capitale delle banche e rimarca che l’ipotesi di aiuti di Stato illegittimi si possa configurare nel caso i governi debbano intervenire a garanzia dei crediti di imposta sulle imposte anticipate iscritte a bilancio, che si verificherebbe in caso di collasso degli istituti.
Le banche italiane hanno beneficiato di una normativa, introdotta con il milleproroghe del 2010 e poi rafforzata dal “Salva Italia” del governo Monti, secondo la quale le imposte anticipate iscritte in bilanci in perdita avrebbero potuto essere trasformate automaticamente in crediti di imposta. In questo modo una voce negativa del bilancio delle banche italiane è diventata un attivo.