SIENA. “L’attuazione del regolamento sul fondo per le famiglie che hanno difficoltà a rimborsare le rate del mutuo, che il governo ha approvato in ritardo e con risorse limitate, è la dimostrazione che solo il precedente esecutivo di centrosinistra ha attuato politiche reali a sostegno delle famiglie, come ad esempio le norme sulla portabilità gratuita dei mutui e l’aumento del 10 percento delle detrazioni per l’acquisto della prima casa”.
Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato del Pd e membro della Commissione Finanze alla Camera, commenta la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento sui mutui varato dal governo con la Legge Finanziaria 2008.
“Il fondo per la sospensione delle rate dei mutui per la famiglie in difficoltà – spiega Ceccuzzi – inserito nella seconda finanziaria del governo Prodi, si aggiunge alle norme sulla portabilità e all'aumento del 10 per cento del tetto delle detrazioni sui mutui, ora fissato in 4000 euro. A quest'ultima agevolazione, che arriva sino a 760 euro a mutuo, possono accedere circa 3 milioni di contribuenti. Purtroppo il regolamento è stato retrocesso nell'agenda di governo rispetto ad altri provvedimenti sui mutui privi di efficacia, ed è stato varato dopo ben 32 mesi”.
“Fra le inutili norme ‘manifesto’ predisposte dal Governo Berlusconi – dice il deputato Pd – c’è ad esempio l’istituzione del tetto del 4 per cento sugli interessi delle rate, quando la crisi e il mercato li avevano già portati al 2 per cento. Un provvedimento che ha creato solo ed esclusivamente oneri finanziari e burocratici in più per gli istituti di credito, che si sono inevitabilmente trasformati anche in costi aggiuntivi per la clientela. Le due moratorie predisposte autonomamente dall’Abi in questi mesi per venire incontro alle difficoltà nei pagamenti da parte di famiglie e imprese – conclude Ceccuzzi – sono l’ulteriore dimostrazione dell’incapacità del centrodestra di programmare politiche concrete in materia di credito, in grado di rispondere alle problematiche e ai bisogni della società italiana”.
Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato del Pd e membro della Commissione Finanze alla Camera, commenta la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento sui mutui varato dal governo con la Legge Finanziaria 2008.
“Il fondo per la sospensione delle rate dei mutui per la famiglie in difficoltà – spiega Ceccuzzi – inserito nella seconda finanziaria del governo Prodi, si aggiunge alle norme sulla portabilità e all'aumento del 10 per cento del tetto delle detrazioni sui mutui, ora fissato in 4000 euro. A quest'ultima agevolazione, che arriva sino a 760 euro a mutuo, possono accedere circa 3 milioni di contribuenti. Purtroppo il regolamento è stato retrocesso nell'agenda di governo rispetto ad altri provvedimenti sui mutui privi di efficacia, ed è stato varato dopo ben 32 mesi”.
“Fra le inutili norme ‘manifesto’ predisposte dal Governo Berlusconi – dice il deputato Pd – c’è ad esempio l’istituzione del tetto del 4 per cento sugli interessi delle rate, quando la crisi e il mercato li avevano già portati al 2 per cento. Un provvedimento che ha creato solo ed esclusivamente oneri finanziari e burocratici in più per gli istituti di credito, che si sono inevitabilmente trasformati anche in costi aggiuntivi per la clientela. Le due moratorie predisposte autonomamente dall’Abi in questi mesi per venire incontro alle difficoltà nei pagamenti da parte di famiglie e imprese – conclude Ceccuzzi – sono l’ulteriore dimostrazione dell’incapacità del centrodestra di programmare politiche concrete in materia di credito, in grado di rispondere alle problematiche e ai bisogni della società italiana”.