Parere favorevole vincolante alla nomina della Commissione
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FIRENZE. La commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd) ha espresso parere favorevole vincolante alla nomina di Andrea Vannucci a direttore dell’Agenzia regionale di Sanità (Ars). Il voto è stato espresso a maggioranza: favorevoli i consiglieri del gruppo Pd, contrario il Movimento 5 stelle, astenuti Lega nord e Forza Italia. Vannucci, 64 anni, da oltre quattro anni coordinatore dell’Osservatorio per la qualità e l’equità della stessa Agenzia regionale, è stato sentito questa mattina dalla commissione prima dell’espressione di voto. Ha illustrato in sintesi le priorità di azione nel nuovo incarico: “Il supporto che può dare un’Agenzia come la nostra è nella valutazione dell’impatto delle scelte. Per rispondere alla sfida della sostenibilità, che accomuna tutti i sistemi sanitari d’Europa, bisogna essere in grado di mantenere non soltanto l’universalismo, ma anche cure all’altezza. Il ruolo dell’Ars com’era stato pensato all’inizio è già superato: non più solo osservatorio, ma una presenza attiva già nella fase della programmazione e della pianificazione”.
“L’Ars, dunque, può svolgere un ruolo – ha osservato il presidente Scaramelli –, in termini di valutazioni sanitarie delle azioni di governo, anche a beneficio della popolazione. Una analisi zona per zona, territorio per territorio, a supporto e garanzia delle politiche messe in campo. Possiamo prenderlo come un impegno, obiettivo principale della nuova collaborazione che auspico per i prossimi anni”.
Il consigliere Andrea Quartini (Movimento 5 stelle) ha annunciato il voto contrario a nome del proprio gruppo: “La nostra contrarietà non è sulla persona, Andrea Vannucci è stimabile e qualificato senza alcun dubbio, ma è dovuta a diverse valutazioni: siamo contrari alle nomine politiche e notiamo che prosegue l’atteggiamento arrogante dell’assessorato regionale alla sanità, e quindi della presidenza della Regione, attraverso provvedimenti di rimozione o punizione di soggetti che non sono del tutto addomesticabili o compiacenti. In questo caso Cipriani, all’Arpat la Sargentini”.
Il consigliere Enrico Sostegni (Pd), nel motivare il voto favorevole del gruppo Pd, ha voluto “stigmatizzare le affermazioni del consigliere Quartini, perché ad esempio, come è stato chiaramente spiegato in Consiglio, non c’è stata alcuna epurazione della dottoressa Sargentini, che è semplicemente andata in pensione”.