Ma risparmiare si può, confrontando le varie offerte
ROMA. In tempi di crisi economica, ogni voce di spesa rappresenta un’occasione di risparmio o almeno, così dovrebbe essere: invece, stando ai dati comunicati da Agcom, soprattutto quando si parla di telecomunicazioni (TLC) l’italiano medio pare non badare a spese. Al punto che proprio questa voce di costo rappresenta la seconda nella dispendiosa graduatoria delle spese mensili delle famiglie italiane, preceduta solo dalle spese per la casa.
Risparmiare sulle spese per le telecomunicazioni, si può.
Ridurre tale voce di spesa e risparmiare sulle telecomunicazioni è possibile e senza neppure impiegare grosse energie. Il primo passo è sottoscrivere un abbonamento che sia più conveniente di quello attuale: ad esempio, confrontando varie offerte ADSL casa su portali specializzati come comparasemplice.it, è possibile capire quale operatore offre tariffe più vantaggiose. Inoltre, vale la pena citare le nuove bollette combinate, che comprendono comunicazioni ed energia in un unico conto, con la possibilità di arrivare a risparmiare fino a 210 euro annui, con tariffe decisamente più convenienti rispetto a quelle separate.
Spese per le famiglie: TLC seconda solo ai costi per la casa
Stando al report pubblicato da Agcom, le spese relative alle TLC si collocano in seconda posizione, dopo quelle per la casa. Lo testimoniano i dati, secondo i quali le suddette spese hanno registrato nel 2016 un aumento pari al +1,6%, dopo anni di calo, per un totale di 31 miliardi di euro complessivi. Il suddetto aumento dei costi è un riflesso dell’aumento del fatturato delle aziende che operano nel settore delle TLC: nonostante un crollo del -1,8% registrato lo scorso anno, dunque, le spese relative alle telecomunicazioni hanno impiegato davvero poco tempo per rimettersi in carreggiata.
Settore telecomunicazioni: proiezioni future
Nonostante i passi in avanti fatti e alla ripresa del settore, stando ad Agcom, l’Italia è in penultima posizione per quanto riguarda l’utilizzo di Internet in Europa: la soglia di accessi raggiunge il 60% dello Stivale, ma evidentemente non è abbastanza per colmare il gap con le altre nazioni europee. Ma quali sono le aree web più utilizzate da chi accede alla rete nel Paese? I giochi online, la musica, i contenuti video in streaming e ovviamente i social network come Facebook. Mentre l’online banking e l’e-commerce, seppure in aumento, fanno ancora parte dei settori che registrano il minor numero di accessi in Italia.