Sui canoni di locazione Confcommercio Siena ha chiesto alla Camera di Commercio di farsi promotrice di un approfondimento sul tema
SIENA. “Sui canoni di locazione abbiamo chiesto alla Camera di Commercio di farsi promotrice presso la Prefettura di un incontro sul tema. L’obiettivo? Addivenire alla stipula di un protocollo per promuovere o regolamentare accordi tra locatari e locatori finalizzati alla riparametrazione dei canoni dei contratti di locazione in atto”.
E’ l’iniziativa di cui si è fatta promotrice Confcommercio Siena su un tema di grandissima attualità come lo è quello delle locazioni, degli affitti delle attività economiche.
“Sappiamo che l’incontro avverrà nei prossimi giorni – fa notare l’associazione – E siamo certi che il Prefetto dimostrerà, una volta ancora, attenzione e sensibilità alle istanze delle imprese”.
“Dal momento che continua a latitare qualsiasi iniziativa sul tema da parte del Governo, per non parlare della Regione o di altri annunci a cui, di prassi, non seguono i fatti – è la critica di Confcommercio Siena – abbiamo preso spunto da quanto fatto a Firenze ed abbiamo chiesto alla Camera di Commercio di farsi promotrice presso la Prefettura di un incontro sul tema specifico, al fine di addivenire alla stipula di un protocollo per promuovere o regolamentare accordi tra locatari e locatori finalizzati alla riparametrazione dei canoni dei contratti di locazione in atto”.
“Sui canoni di locazione si discute da troppo tempo in relazione a ciò che la pandemia ha determinato – fa notare Confcommercio Siena – Sin dall’anno scorso, da marzo, vista l’assenza di strumenti normativi ad hoc, come Associazione abbiamo predisposto un testo di lettura per coloro che, trovandosi obbligati a non lavorare, volevano richiedere una revisione in basso dei canoni locativi. Una lettura basata sulle norme del Codice Civile, essendo la normativa (L.392/1978) totalmente carente rispetto a fattispecie di questo tipo”.
“A distanza di un anno stanno cominciando ad uscire anche pronunciamenti dei tribunali che confermano la validità delle tesi da noi sostenute, con sentenze che arrivano a determinare anche l’entità delle riduzioni dei canoni ed il periodo di vigenza”.