'SIENA. La associazioni dei consumatori non si fidano della raasicurazioni sulla solidità dellle banche e delle assicurazioni in Italia. "Nascondere la testa sotto la sabbia – secondo Adusbef e Federconsumatori – ed occultare la verità non aiuta certamente ad uscire dalla crisi, come dimostra Unicredit, costretta a non pagare i dividendi e a deliberare un aumento di capitale dagli esiti incerti per mettere riparo ad una crisi finanziaria e di liquidità smentita soltanto dieci giorni prima". Ritenuto "vergognoso" pensare al salvataggio delle banche e non a quello dei risparmiatori.
"Ma Unicredit -avvertono – non è la sola banca ad avere un patrimonio di vigilanza (Core Tier 1 ratios) inferiore alla soglia di sicurezza imposta da Banca d'Italia. Anche altri importanti Istituti di Credito hanno un rapporto fra patrimonio di base, al netto degli strumenti ibridi, e il totale delle attività a rischio, inferiore al 6%. Nel primo semestre 2008 infatti, Intesa San Paolo, Banco Popolare e Monte dei Paschi di Siena, hanno il patrimonio di vigilanza sotto la soglia fissata da Bankitalia. Montepaschi ha un Core Tier 1 ratio al 5,1%, se si considera il pieno effetto di Basilea 2".
Adusbef e Federconsumatori chiedono ''ancora una volta al ministero dell'Economia ed alle Autorità Vigilanti di superare l'inspiegabile reticenza e di fornire al mercato, la quantificazione dei risparmiatori ed assicurati coinvolti nei titoli e nelle polizze tossiche infarcite di prodotti strutturati Lehman ed affini e la loro esatta quantificazione monetaria".