I valori all’ingrosso della nostra provincia tra i temi affrontati nell'incontro di ieri sera in piazza Matteotti a Siena
SIENA. “Dopo mesi di crescita continua, alcuni tra i valori dei cereali hanno evidenziato un ribasso nelle ultime due settimane”. Marcella Minucci, Vicepresidente della Commissione provinciale prezzi ha evidenziato questa novità in apertura di Aperidee, mercoledì sera alla Favorita di Siena. “Niente ci assicura che sarà così nelle prossime settimane” ha poi aggiunto; anche perché sono molteplici i fattori che favoriscono costi “primissimi” per le materie prime, come emerso durante il secondo degli assaggi di futuro prima di cena organizzati per questa estate da Confesercenti Siena e rivolti ad esercenti, consumatori e istituzioni. Tra i punti di vista ascoltati il 20 luglio in piazza Matteotti quello di Stefano Fantacone, Direttore del Centro Europa Ricerca: “l’inflazione è tornata ad essere motivo di inquietudine – ha osservato – ma va ricordato che veniamo da almeno 8 anni di deflazione e questo deve servirci per dare al fenomeno il giusto peso. Il fattore che sta incidendo in modo nuovo e pesante è piuttosto la speculazione, in molti casi la vera condizionante per le materie prime. Così come in borsa capita che un titolo sia sospeso per eccesso di rialzo, Il tetto massimo al prezzo del gas in questa fase potrebbe essere efficace, soprattutto se lo adottasse un intero continente come l’Europa”.
In mancanza di fatti nuovi, l’anomalia sugli approvvigionamenti delle merci primarie è destinata a scaricarsi in modo rilevanti sui consumi: “La sensazione è che il quadro sarà più marcato da settembre in poi – ha osservato Marco Annarummi, Presidente di Assodistribuzione – probabilmente siamo sulla soglia di un cambiamento nel modello economico che riguarda produzione, lavoro, consumi”. Una realtà in ulteriore mutamento dopo la prima fase pandemica, sempre meno facile da interpretare per chi i prodotti li vende: “la scelta predominante sin qui nel commercio al dettaglio è stata quella di non trasferire sul prezzo finale tutti i rialzi che registriamo a monte della filiera – ha raccontato Maurizio Nicollello, Direttore commerciale di Etruria retail – oltre a comprimere i margini per le aziende, questo aumenta la complessità. Anche perché da tempo il consumatore italiano chiede sempre più qualità, sostenibilità ma anche il risparmio: nel contesto attuale accontentarlo è sempre più una sfida”. Tanto più che a stressare la filiera c’è sempre più spesso la carenza di materie prime, seguita magari da scossoni improvvisi: “a breve si sbloccheranno merci dal porto di Shangai, e magari avremo ingorghi di navi nei nostri porti: aggiornare le modalità di ingaggio del personale è una necessità anche per prevenire queste situazioni” ha osservato Franco Bortolotti (Ires Cgil Toscana). Proprio alle carenze di manodopera sarà dedicato uno dei prossimi appuntamenti di Aperidee, previsti in altri pubblici esercizi di Siena e provincia in autunno, in sinergia con Vetrina Toscana.
Nelle immagini: due momenti dell’evento di ieri sera.