SIENA. Banca Montepaschi vede più vicina l'acquisizione di Antoveneta. Oggi l'Isvap ha consegnato il proprio parere all'Antitrust, che dovrà stabilire le regole per autorizzare Siena ad acquisire per 9 miliardi di euro la banca padovana, che ha una rete di circa
1.000 filiali e 1,5 milioni di clienti, subordinando l’operazione alla cessione di un certo numero di sportelli.
Il termine per la chiusura dell’istruttoria, avviata il 27 febbraio scorso, è fissato per il 15 maggio ma è verosimile attendersi che, non essendoci particolari criticità, l’Authority per la concorrenza si esprima in tempo per la riunione del cdadella Banca Mps, che il 14 maggio approverà la prima trimestrale.
L'Authority, nel dispositivo con cui comunicava l’avvio dell’istruttoria aveva individuato le aree critiche: "La presente operazione comporta il rischio di costituzione o rafforzamento di posizioni dominanti nel mercato della raccolta soprattutto nell’area della Toscana e, in particolare, nelle province di Siena, Grosseto e Arezzo, nonché nelle province di Vercelli e Mantova".
"L’Autorità ritiene che vi siano diversi mercati nei quali l’acquisizione di Antonveneta da parte di MPS può determinare il rischio di costituzione o rafforzamento di una posizione dominante", aveva detto l’Authority.
Il pronunciamento dell’antitrust sarà per Siena una opportunità per razionalizzare la rete del nascente gruppo Mps post-acquisizione di Antonveneta. Una cessione fino a 125 sportelli è infatti già prevista nel piano industriale che i vertici della banca senese avevano presentato a Milano lo scorso marzo.